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Gli studenti del comprensivo di Porto Viro protagonisti del “4 Novembre.

Porto Viro – In vent’anni di ricorrenze celebrative i cittadini  di Porto Viro non hanno mai vissuto un 4 Novembre, come quello di stamattina.Un’occasione in cui i giovani non sono stati semplici spettatori ma veri e propri protagonisti  di una storia che ha segnato le sorti del nostro bel paese. I giovani studenti dell’istituto comprensivo di Porto Viro infatti, guidati dal corpo insegnante diretto da Giovanni Beltrame, hanno suonato in orchestra i brani per la ricorrenza, allietato in coro, la santa messa celebrata in chiesa a San Bartolomeo dal vicario foraneo Don Giuseppe Cremonese , presentati i progetti di studio e ricerca delle pagine di storia che hanno portato alla ricorrenza del 4 Novembre per poi raccontare alle autorità civili,militari, ecclesiastiche e i rappresentanti delle  associazioni d’arma e combattentistiche presenti alla cerimonia, le vicende dei loro nonni, bisnonni e trisavoli. Alessandro Tiengo, Mario Merlin, Domenico Milan, Antonio Faccin e Delfino Borroni, sono solo alcuni dei nomi citati dai ragazzi nel raccontare le vicende delle loro famiglie al tempo della prima guerra mondiale.
“Ci troviamo insieme oggi per fare memoria di una ricorrenza che ha sconvolto il mondo che si è mosso per cercare di estirpare il male. La data del 4 novembre è stata la fine del conflitto mondiale che voi giovani non avete vissuto ma studiato a scuola con i vostri professori.- ha detto nell’omelia Don Giuseppe Cremonese-“.Oggi pensiamo a quei ragazzi che hanno lasciato la propria casa, gli affetti, per partire in guerra,obbedendo anche se a malincuore, lasciando il proprio lavoro con la speranza nel cuore di tornare a casa. Io- ha proseguito Don Giuseppe-appartengo a una terra dove passa il Piave e proprio lì vicino c’è un ossario, dove sono stati portati tanti soldati che hanno combattuto la guerra per permettere a noi e voi giovani di vivere in libertà. Sto parlando dei ragazzi del 99. Erano  giovani che avevano dei sogni, come avere una famiglia, un lavoro. Per questo, oggi, Il nostro compito è portare a compimento i sogni di questi ragazzi, far  sì che il loro sacrificio non sia stato invano”. A presenziare alla cerimonia il commissario prefettizio Carmine Fruncillo affiancato dal vicecomandante della guardia di finanza di Porto Levante Vincenzo Laganà, il comandante della stazione locale dei carabinieri Emanuele Salvagnin, il dirigente scolastico Giovanni Beltrame, il comandante della polizia locale Mario Mantovan, i volontari della protezione civile e delle associazioni d’arma e combattentistiche ,oltre a vari cittadini.Alla fine della cerimonia religiosa è stata letta la preghiera dell’autiere.
 
 
Nel suo intervento il commissario prefettizio Carmine Fruncillo rivolgendosi ai giovani ha sottolineato che “la festa dell’unità Nazionale e giornata delle forze armate sono due occasioni in cui l’Italia festeggia la congiunzione e ricorda i tanti morti caduti in guerra, come i ragazzi del 99 e le forze armate per quello che hanno fatto in passato e continuiamo a fare in tante situazioni interne.Vedi le emergenze di protezione civile ,come per esempio il caso del  1994, quando vennero alzati i binari del ponte che collega Ferrara con la provincia di Rovigo per evitare che la piena  del Po stravolgesse il ponte.Un’occasione il 4 novembre – ha concluso il commissario Fruncillo- per portare  una corona di fiori senza nomi per omaggiare tutti gli uomini che come noi, non erano supereroi ma hanno affrontato la morte per il bene di tutti”.    G.Ferro
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