Politica

PORTO VIRO-Silvia Gennari critica l’operato dell’assessore al turismo:

Si è concluso anche marzo e quest’anno, per la prima volta dopo 13 anni, l’attuale Assessore al Turismo di Porto Viro, non ha inserito nella programmazione degli eventi, la pianificazione ed organizzazione dell’ormai tradizionale e consolidata Festa del Tartufo del Delta del Po; evento che proprio per peculiarità e stagionalità del prodotto si è sempre svolto entro il mese di marzo. 

Con la Mantovan che ha scelto quindi di non promuovere una fra le eccellenze del territorio, spariscono così per quest’anno, le giornate del tartufo del Delta del Po; che vanno ad aggiungersi all’azzeramento della pianificazione, in territorio Portovirese, del programma degli eventi legati alle celebrazioni per l’anniversario de “il taglio di Porto Viro” di settembre, in un quadro generale di gestione del turismo e delle manifestazioni ad esso collegate, per questo primo anno di amministrazione, sicuramente sotto le aspettative. L’Assessore ha scelto inoltre di non continuare a predisporre per il 2018, il calendario unico degli eventi che sintetizzava le iniziative di associazioni, comitati, privati, parrocchie ecc. e che forniva un’utile panoramica complessiva ai visitatori, evitando il sovrapporsi delle manifestazioni e valorizzando ogni singola iniziativa.

Concordo invece con la volontà di proseguire l’attività dello IAT, ufficio di informazione ed accoglienza turistica inaugurato nel 2015, ma non condivido la scelta, esplicitata proprio dalla Mantovan durante l’ultimo consiglio comunale, di spostare la sede dell’ufficio da Porto Levante per portarlo in Piazza Matteotti. A mio avviso, in questo caso specifico, la questione posizionale é determinante. L’ufficio di informazione ed accoglienza turistica, dovrebbe rimanere a Porto Levante;  ammenoché la Mantovan, non abbia deciso di spostare in Piazza Matteotti, insieme allo IAT, anche le spiagge Portoviresi per esempio. Credo che l’Assessore, non abbia valutato attentamente i dati relativi alla visitazione e alla tipologia di “movimenti” turistici rilevati, anche grazie allo IAT, negli anni appena trascorsi a Porto Viro. Concludendo, ritengo manchi al momento, una strategia per la crescita e lo sviluppo turistico del nostro territorio.    Silvia Gennari 

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