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Nel giardino di Palazzo Casalini proseguono gli appuntamenti con la musica jazz.

ROVIGO-Giovedì 4 luglio riflettori puntati sul Blue Flow Ensamble di Sara Simionato e sul raffinato piano solo di Danilo Rea. “Jazz Nights at Casalini’s garden”, la sesta edizione del festival organizzato da RovigoBanca e dal Dipartimento Jazz del Conservatorio di musica “F. Venezze” prosegue con il suo calendario di appuntamenti. Il prossimo in programma è per giovedì 4 luglio, quando la rassegna curata da Stefano Onorati ospiterà il Blue Flow Ensemble e Danilo Rea.

Sul palco del giardino di Palazzo Casalini tradizionale doppio set con due performance quanto mai differenti. Alle ore 21,00 il Blue Flow Enzemble, un progetto originale della giovane e brava Sara Simionato, nato all’interno del Dipartimento Jazz rodigino, capace di destare pregevoli suggestioni musicali in una miscela di suoni e strumenti. Sara Simionato (voce, composizione e arrangiamenti) si esibirà in compagnia di Alessandro Bolsieri (sax alto), Chiara Parolo (clarinetto), Francesco Salmaso (sax baritono), Cristian Tiozzo (batteria), Tommaso Troncon (sax tenore) e Marco Vavassori (contrabbasso). Alle ore 22,00 riflettori puntati su Danilo Rea, piano solo. Sessantadue anni ad agosto, Danilo Rea è ormai da considerare uno dei padri nobili del jazz moderno italiano, il cui frenetico sviluppo ha vissuto in prima persona sin dal 1975 quando, appena diciottenne, ha debuttato con gli altrettanto giovani Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, formando il Trio di Roma. La fama del pianista è cresciuta da allora in modo esponenziale, passando soprattutto attraverso l’emozionante e mai dimenticata esperienza del Doctor 3, trio completato ancora da Pietropaoli e da Fabrizio Sferra. Quest’ormai storica formazione ha poi ispirato sia Brad Meldhau che i Bad Plus di Ethan Iverson nella rilettura di brani pop.

Alla carriera di pianista jazz, Rea ha affiancato collaborazioni importanti con artisti del calibro di Mina, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Pino Daniele, Fiorella Mannoia e più recentemente Gino Paoli. Il musicista vicentino si è fatto apprezzare inoltre per i suoi intensi e raffinati piano solo (qualcuno avvicina il suo tocco a quello di Keith Jarrett). Un esempio della sua elegante bravura verrà offerta proprio nel corso di questo secondo appuntamento del festival dedicato a Marco Tamburini. La manifestazione si terrà a Rovigo, nel giardino di Palazzo Casalini (entrata da via Mure Ospedale). L’ingresso ai concerti della rassegna non richiede prenotazione ed è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al coperto, nelle immediate adiacenze, presso l’Auditorium “Marco Tamburini” in via Pignin 2.

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