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Porto Tolle: la notte della civetta all’Oasi di Ca’Mello,

Civette, barbagianni e allocchi all’Oasi di Ca’Mello a Porto Tolle e…. Il “gufomenù” Significativa la partecipazione del pubblico alla “notte Europea della civetta ” nell’Oasi  di Ca’Mello a Porto Tolle.

L’evento, organizzato dall’ATI e patrocinato dal comune di Porto Tolle, aveva lo scopo di far conoscere l’importante ruolo ecologico dei rapaci notturni, nelle funzioni di controllo nei confronti di roditori e altri animali, come ratti, topi e affini, che invece possono avere un impatto negativo, per le attività umane, come risulta dalla ricerca scientifica realizzata in campo ornitologico.Non solo, si perde nella notte dei tempi il notevole fascino degli abitanti misteriosi della notte nei confronti dell’uomo, tanto da impersonificare personaggi mitologici e dei.I  partecipanti che hanno aderito all’iniziativa, si sono dati appuntamento presso l’Oasi di Ca’ Mello, nel pomeriggio di sabato 11 marzo, e hanno da prima percorso i sentieri dell’area protetta di Veneto Agricoltura alla ricerca delle tracce lasciate dalle attività di caccia dei gufi, per arrivare al capanno di osservazione che ospita un dormitorio di Barbagianni. Successivamente, il gruppo, guidato dagli esperti birdwatchers di Aqua, società che si occupa di servizi legati all’ambiente naturale e alla sua corretta visitazione, ha visitato alcuni casolari abbandonati nei dintorni dell’Oasi, nella splendida cornice offerta dalla Sacca degli Scardovari al tramonto, dove Civette e Barbagianni stanno per iniziare la stagione riproduttiva.Per unire idealmente entrambi i Parchi del Delta, nell’ottica di un’unica Riserva della Biosfera, come sancito da UNESCO, il gruppo si è poi recato nella sponda emiliano – romagnola del Po, dove, presso l’Osteria del Delta di Santa Giustina, è stato consumato il “gufomenù”, preludio alla conclusione della serata che ha visto, da prima, una breve lezione introduttiva sulla vita dei rapaci notturni del nostro territorio, tenuta da un valente ornitologo locale, e poi una passeggiata nel bosco adiacente, dove risiede una cospicua popolazione di Allocco.

La guida, lanciando i canti territoriali di questo rapace notturno, tramite la tecnica del playback, ha stimolato le risposte dei maschi residenti, che non si sono fatti attendere, tra lo stupore e la meraviglia dei partecipanti.La luna piena, filtrando tra i rami degli alberi ancora privi di foglie, ha contribuito a rendere l’atmosfera densa di un fascino antico e misterioso, così i partecipanti hanno fatto rientro presso le proprie case carichi di suggestioni e di emozioni, per l’essersi accostati a un mondo poco conosciuto ma che è in grado di offrire sempre nuove scoperte e spunti di riflessione ogni volta che lo si avvicina.

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