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ORGANICI DELLA SCUOLA: CRITICITA’ ASSORBITE PER GLI INSEGNANTI.

Il Sottosegretario De Filippo risponde all’interrogazione del parlamentare Diego Crivellari:<serve attenzione del Governo per la situazione dell’ufficio di Rovigo>.

ROMA – <Criticità gradualmente assorbite e la previsione che i problemi per l’organico della scuola non si ripeteranno più>. Il Sottosegretario al Ministero della Salute Vito De Filippo ha risposto all’interrogazione presentata dal parlamentare Diego Crivellari in merito alla carenza di organico negli istituti scolastici polesani che si è verificata con l’inizio delle lezioni lo scorso settembre. <Prendiamo atto – ha continuato Crivellari – che tanta parte dei ritardi relativi alla copertura delle cattedre sarebbe dovuta al moltiplicarsi dei contenziosi di nuovi abilitati, risolti dalla recente pronuncia del Tar. Permane una carenza strutturale del numero degli insegnanti di sostegno e l’attenzione posta dal rappresentante del Governo ci lascia sperare per il meglio. Al pari però porto inoltre all’attenzione del massimo organismo di Governo le problematiche relative agli organici degli uffici provinciali e in particolare la situazione dell’Ufficio di Rovigo, che – ha concluso Crivellari-  rischia di essere ulteriormente penalizzato dalla riduzione annunciata del contenimento della spesa pubblica e del personale in organico per la scuola>.

TESTO DELLA RISPOSTA del Sottosegretario Vito De Filippo all’interrogazione dell’on.Diego Crivellari. In merito alla problematica rappresentata nell’interrogazione in discussione circa l’avvio dell’anno scolastico, con particolare riguardo alle scuole della provincia di Rovigo, si riferiscono le informazioni acquisite al riguardo dal competente Ufficio scolastico regionale per il Veneto che ha fornito una dettagliata relazione sullo stato delle operazioni di nomina del personale docente. Il citato Ufficio ha innanzitutto precisato che tutti gli Ambiti territoriali della regione, compreso quello per la provincia di Rovigo, hanno completato le assunzioni a tempo indeterminato rispettando il termine del 15 settembre 2016, come stabilito eccezionalmente per l’anno 2016/2017 dall’articolo 1-ter del decreto-legge n. 42 del 2016, introdotto dalla legge di conversione n. 89 del 2016.  Per le nomine del personale a tempo determinato, invece, si sono verificate delle difficoltà nella conclusione del conferimento delle supplenze dovute essenzialmente alle pronunce della Magistratura amministrativa.  Difatti, fino all’anno scolastico 2014/2015 le ordinanze cautelari del TAR del Lazio, che disponevano l’inserimento di alcuni ricorrenti nelle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, della legge n. 296 del 1996, producevano l’effetto dell’inserimento in dette graduatorie con riserva. Tale circostanza non comportava, come è noto, il conferimento della nomina ai ricorrenti, in attesa della pronuncia di merito.  A decorrere dall’anno 2015/2016 il TAR, in funzione di Giudice dell’ottemperanza, ha stabilito il principio opposto dell’inserimento a pieno titolo, con conseguente obbligo per l’Amministrazione di procedere alla nomina, stipulando il contratto con la clausola risolutiva espressa in caso di esito definitivo del ricorso in senso sfavorevole al ricorrente. 

 All’Ufficio è pervenuto un numero consistente (oltre mille a livello regionale) di ordinanze cautelari del TAR Lazio, in composizione monocratica, in accoglimento delle istanze presentate da ricorrenti che avevano conseguito l’abilitazione tramite i percorsi abilitanti speciali (PAS), il tirocinio formativo attivo (TFA) ed il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002.  Le notifiche delle pronunce cautelari all’Ufficio non sono avvenute peraltro in un momento unico ma in tempi diversi, e inoltre gli studi legali hanno per lo più omesso di allegare le autocertificazioni dei servizi prestati dai ricorrenti, costringendo così i funzionari degli Uffici territoriali ad acquisire direttamente dalle istituzioni scolastiche i certificati di servizio, al fine di inserire i ricorrenti nelle GAE con l’esatto punteggio.  Tutto ciò ha inevitabilmente comportato la necessità del rinvio sia delle convocazioni per le nomine di supplenza di competenza degli Uffici provinciali, sia di quelle ad opera dei dirigenti scolastici una volta esaurite le graduatorie ad esaurimento.  Al fine di assicurare il diritto allo studio dell’utenza, in data 7 ottobre 2016, l’Ufficio regionale ha pubblicato sul sito istituzionale il calendario delle supplenze approvato per ciascuna provincia, avvalendosi della facoltà, a fronte di eventuali ordinanze successive a tale calendario, di disporre ulteriori inserimenti utili alla copertura di posti residuati o resisi disponibili dopo la prima convocazione. Per la provincia di Rovigo le operazioni di convocazione per il conferimento – mediante scorrimento delle GAE e successivamente dalle graduatorie d’istituto – delle supplenze annuali e di quelle fino al termine delle attività didattiche sono state programmate dal 30 settembre per la scuola dell’infanzia e primaria e dal 12 ottobre per la secondaria di I e II grado. In base agli elementi sopra esposti, si deduce che le criticità rilevate sono state gradualmente assorbite. Per il futuro è prevedibile che i problemi descritti non abbiano a ripetersi in considerazione del fatto che i contenziosi in corso dovrebbero essere definiti prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. A tale proposito, l’Ufficio scolastico per il Veneto ha fatto presente che dal 24 ottobre sono state pronunciate le prime sentenze di merito del TAR Lazio per i ricorrenti abilitati tramite TFA e PAS, favorevoli all’Amministrazione. Segreteria On. Diego Crivellari

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