Guardia di FinanzaRovigo

ANZIANA RAGGIRATA, SPARITI CIRCA 750 MILA EURO ARRESTATO IL RESPONSABILE.

ROVIGO-Sono durate quasi un anno le indagini dei finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo, che nei giorni scorsi hanno arrestato un ex intermediario finanziario della provincia. Questi in maniera fraudolenta avrebbe sottratto nel corso degli anni quasi 750 mila euro alla malcapitata anziana (ultra novantenne), residente in Rovigo.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia querela presentata da un familiare della vittima insospettito e preoccupato dell’anomala gestione del patrimonio della parente, per la quale era assente la benché minima rendicontazione.

Nel corso degli accertamenti, le Fiamme Gialle rodigine hanno appurato che l’indagato, dopo aver acquisito la totale fiducia della malcapitata signora, prima come dipendente di una banca e in seguito come intermediario finanziario, anche dopo la sua cancellazione dall’albo, attraverso svariate operazioni bancarie (come bonifici online, giroconti effettuati in favore di società estere e prelievi di contante dalla carta bancomat) era riuscito ad azzerare i depositi bancari della donna, che si è vista defraudare dei propri risparmi. Le evidenze investigative, focalizzate principalmente sull’analisi delle movimentazione bancarie operate sui rapporti di conto corrente intestati alla vittima e di quelli riconducibili all’autore del fatto, unitamente alle dichiarazioni testimoniali, hanno permesso di ricostruire come una parte considerevole dei beni finanziari intestati all’anziana vittima fossero stati direttamente distratti in favore dell’autore del fatto, mentre la restante parte, attraverso operazioni di frazionamento, veniva destinata a soggetti esteri o a persone che nulla avevano a che fare con la vittima.

Il compendio giudiziario è stato sufficiente perché il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rovigo – su richiesta del P.M. Dr. Francesco D’Abrosca – disponesse nei confronti del responsabile la misura cautelare personale degli arresti domiciliari per il reato di appropriazione indebita aggravata, disponendo, altresì, il divieto di utilizzo di sistemi di collegamento telematico con istituti di credito. L’arrestato – un ex impiegato di banca che in seguito ha avviato una attività come libero professionista di consulente finanziario – residente nella provincia di Rovigo, risulta, altresì, indagato anche per gestione patrimoniale infedele. L’operazione testimonia il costante impegno del Corpo, quale Forza di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria, a tutela dei cittadini più bisognosi e vulnerabili che possono essere truffati e depredati dei loro patrimoni.

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici