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VENEZIA-Bartelle (M5S) – Andremo a farci curare nell’Azienda Zero?

Venezia – Le delibere 30/CR e 31/CR del 6.04.17 contengono le linee guida per la gestione sanitaria e socio-sanitaria nella Regione Veneto. Si tratta di un colossale lavoro di accentramento nella gestione della sanità, accompagnato da una scientifica opera di smantellamento dell’integrazione socio-sanitaria.

La filosofia di fondo dei due provvedimenti è semplice: la sanità veneta è una piramide al cui vertice sta l’Azienda Zero; alla base invece stanno i cittadini con il solo, unico, compito di pagarne il costo, senza poterne controllare la gestione in alcun modo. Al massimo i cittadini possono subire le conseguenze di un sistema mal funzionante. E’ una visione verticale che cancella 30 anni di sanità veneta, annulla i principi costituzionali della Riforma sanitaria del 1978 e azzera ogni forma di partecipazione della cittadinanza, sia diretta, che indiretta tramite le conferenze dei sindaci e le rappresentanze elettive. In particolare viene impoverita la funzione distrettuale e vengono , quindi, immiseriti i processi di integrazione socio-sanitaria nel territorio, con particolare riferimento alle aree di disagio psichiatrico, infantile, delle dipendenze, delle disabilità, del sostegno famigliare. La sistematica riduzione delle figure professionali attrezzate e necessarie ai percorsi di integrazione e di riabilitazione dichiara apertamente la volontà di smantellare servizi essenziali solo perché “costosi”.

Per capirlo basta armarsi di un po’ di pazienza e leggere le due delibere di Giunta. Una domanda sorge spontanea: in futuro dove andremo a farci curare? Forse nell’Azienda Zero , che per natura matematica è incorporea? E subito dopo sorge l’altra domanda: quando avremo l’Azienda MENO UNO? Cioè una Azienda che, pur essendo sotto terra,  gestisca l’Azienda Zero con un capo unico ed assoluto?

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