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ANTICHI ORGANI DEL POLESINE-CONCERTO EMOZIONANTE A CA’ VENIER.

CA’ VENIER-PORTO TOLLE (RO) – “La musica e il canto hanno il potere di riempire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito, che conduce le persone ad alzare lo sguardo verso l’alto, ad aprirsi verso il Bene e il Bello assoluti, che hanno la sorgente ultima in Dio”. Le parole dell’arciprete di Ca’ Venier, don Michele Mariotto, hanno ben sintetizzato il secondo concerto del Festival Antichi organi del Polesine, che si è svolto ieri pomeriggio (15 dicembre) nella chiesa parrocchiale di San Nicolò vescovo a Ca’ Venier, dove ha sede uno dei più antichi organi polesani a canne di scuola veneta, il Bazzani meccanico, del 1887. L’organista Elisa Teglia con la soprano Paola Cigna si sono esibite in un programma misto organo e voce, di composizioni liturgiche del tardo Ottocento, con registri operistico-romantici e virtuosismi roboanti tipici del periodo.

Un grande e variegato pubblico è rimasto in rigoroso silenzio per quasi due ore, ascoltando rapito le armonie che provenivano dalla cantoria in alto, applaudendo fragorosamente tra un brano e l’altro. Standig ovation finale per le due artiste e un numero imprecisato di richieste di bis. Tanti commenti di positivo orgoglio per l’organo Bazzani, tornato a suonare dopo troppo silenzio; e apprezzamenti a profusione per le concertiste e per la loro arte, a dimostrazione del fatto che un concerto d’organo è davvero un’occasione culturale aperta a tutti, un bagno nella musica che arriva potente dritta al petto: “un bagno ristoratore per l’anima”, come ha commentato il vicesindaco del Comune di Porto Tolle, Silvana Mantovani, presente all’evento.

 L’organo Bazzani era perfettamente a suo agio, dentro un programma musicale suo coetaneo. Ma questo è merito di chi lo suona. L’organista Elisa Teglia, musicologa, studiosa e compositrice per organo, ha toccato con sicurezza e maestria tutti i registri timbrici dello strumento, dalle solennità del Magnificat Bwv 733 di Johann Sebastian Bach, alla delicatezza flautata della pastorale “O bambino mio divino” di Antonio Lotti, ai toni teatrali e alle cavatine dell’opera lirica ottocentesca dell’”Elevazione in Re minore” di padre Davide Da Bergamo. Potente come solista, generosa in accompagnamento alla voce. I brani eseguiti col soprano Paola Cigna, una voce lirica dalle coloriture gioiose dell’opera buffa napoletana, hanno toccato l’apice applauditissimo con “Gloria Rv 589:domine deus” di Antonio Viv Mariottoaldi, “Panis angelicus” di César Frank e soprattutto con il “Cantique de Noel” di Adolphe-Charles Adams.

 Bellezza, gioia, vibrazioni positive. La musica ha creato un’atmosfera festosa. Fortunata coincidenza col calendario liturgico del rito cattolico romano, che titola la terza domenica d’Avvento appunto “Gaudete” (Rallegratevi!) per l’avvicinarsi del Natale. Tradizionalmente è una domenica in cui si usano i paramenti rosa e, soprattutto, torna il suono dell’organo da solo nella liturgia, fatto non consentito durante il tempo d’Avvento. Al termine del concerto l’arciprete don Michele Mariotto ha omaggiato concertiste ed organizzatori di una formella con l’effigie della Sacra famiglia a ricordo del piacevole pomeriggio insieme alla collettività di Ca’ Venier.

Il Festival Antichi Organi del Polesine è organizzato da Asolo Musica con la direzione artistica di Nicola Cittadin, nell’ambito del circuito regionale Cantantibus organis, un progetto per la valorizzazione del patrimonio organario veneto, col sostegno di Regione del Veneto e Ministero per i Beni culturali, il patrocinio ed il contributo del Comune di Porto Tolle e la sinergia della Parrocchia di Ca’ Venier. Il prossimo concerto sarà il 21 dicembre, nella chiesa di San Biagio a Lendinara (Ro) con l’organo Malvestio del 1926 ed un programma per organo e flauto eseguito dall’organista Paola Chiarion ed il flautista Enzo Caroli.

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