AdriaComunicati stampa

Il Consiglio Comunale redige la pagina di storia 2021.

ADRIA-1999-2005-Una nuova pagina di storia per Adria è stata scritta. A redigerla il consiglio Comunale,  attraverso tre emendamenti proposti dalla maggioranza civica, dopo un lavoro di concertazione di tutte le forze politiche che compongono il consesso civico. Una presa di posizione chiara, quella deliberata dall’organo di governo della città etrusca, che  respinge le tesi che  vorrebbero comparabili l’immane olocausto perpetrato dal nazismo e dal fascismo attraverso le leggi razziali e la tragedia delle foibe come conseguenza della fine della guerra e dell’odio fratricida. A questo si aggiunge la condanna esplicita della politica adriese  per i due episodi che hanno funestato  la giornata della memoria: le scritte   “Adria è fascista” apparse sui muri di alcuni edifici e  l’affissione di  un cartellone che ricorda la morte di un militante di Forza Nuova sul murales eseguito dagli studenti del liceo Bocchi-Galilei. 

Una ricorrenza quella del  27 gennaio, che viene  celebrata nella città etrusca dal 1999, un anno prima che venisse istituita dalla Stato, con una lapide posizionata sul muro della casa già appartenuta alla famiglia Ravenna, estinta a causa delle persecuzioni anti ebraiche. Dalla seduta pubblica è emersa l’importanza di creare dei momenti in cui venga ricordata la testimonianza e l’insegnamento di principi di tolleranza e di democrazia di persone     come l’adriese Arduino Nali, insignito dal Sindaco della benemerenza di Adria Riconoscente, della senatrice a vita  Liliana Segre, cittadina onoraria di Adria, ma anche di  Lala Lubelska Cicogna, Dina Angeli, Elisa Springer e la famiglia Ravenna. Storie di vita da trasmettere alle giovani generazioni, per non scordare le pagine di storia buie  del nostro paese. Per  questo motivo  il consiglio Comunale ha deliberato che in occasione del 5 maggio di ogni anno, l’amministrazione comunale trasmetta con testimonianze di Lala Lubeska,  i messaggi universali di amore per la libertà e per la bellezza della vita, agli studenti  degli istituti scolastici adriesi.

Nell’occasione della commemorazione  della giornata del ricordo, il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità dei presenti alla seduta pubblica  di intitolare una via a Norma Cossetto,  studentessa istriana, di 24 anni, violentata e gettata dai partigiani jugoslavi nella foiba di Villa Surani. Un’attenzione alla   studentessa che  si traduce   dedicandole l’edizione 2021 della ricorrenza del 10 febbraio,  insieme  alle due guardie di Pubblica Sicurezza, infoibate, Umberto Barbierato di San Martino di Venezze e Giulio Tenani di Fiesso Umbertiano. La cerimonia istituzionale, arricchita dalla video conferenza del pomeriggio, prevede nella mattinata del 10 febbraio, la deposizione di un mazzo di fiori davanti alla targa marmorea collocata in via Carlo Bocchi, cuore della cittadella studentesca. Una lapide presente ad Adria già  nel 2005, posizionata poco tempo dopo l’istituzione  del giorno del ricordo, avvenuto nel 2004 con la legge 92 del 30 marzo, con l’intento di “conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre, degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopo guerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

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