AdriaComunicati stampa

Il consiglio comunale traccia le azioni future per il bene della comunità che beneficia dei servizi della Casa di Riposo.

ADRIA-L’organo governativo della città, ha valutato positivamente gli esiti del dibattito della seduta pubblica e condiviso gli obiettivi da raggiungere dal consiglio di amministrazione del Centro Servizi Anziani, emersi dalla relazione del presidente Simone Mori nel consiglio comunale di venerdì scorso- rende noto il sindaco Omar Barbierato.
In primis è stato evidente l’apprezzamento per l’impegno e lo spirito di abnegazione dimostrato da tutto il personale dipendente, soprattutto nel periodo difficile dell’emergenza sanitaria. Altri punti sono l’importanza prioritaria per l’adeguamento strutturale della casa di riposo di riviera Sant’Andrea per l’ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi(CPI) e la costruzione e stesura di un nuovo regolamento per i famigliari degli ospiti, per arrivare alla nomina e quindi all’elezione di un organismo democraticamente rappresentativo dei familiari degli ospiti.

“La ripresa finalmente della stipula dell’accordo decentrato dopo lo stop delle due relazioni del consulente Gianluca Bretagna, dalle quali era emerso uno sfondamento di circa 390mila euro relativamente al fondo risorse decentrate degli ultimi anni, che si traduceva in un debito dei lavoratori nei confronti dell’ente per somme percepite ma non dovute”-le parole del presidente Mori-. Una cifra resa nota alle varie forze politiche e sigle sindacali, dallo stesso Mori, nel momento in cui venne appresa dal nuovo consiglio di amministrazione. Una situazione risolta, senza danneggiare i lavoratori, con il decreto dirigenziale dell’ex direttore Badiale che ha chiuso la ricognizione del fondo risorse decentrate dei lavoratori dal 2016 al 2019.
Dopo tale azione risolutiva a beneficio per l’ente e i suoi lavoratori, per volere del nuovo CDA, è cessato l’incarico del direttore Mauro Badiale, tanto attesa anche dalle sigle sindacali. Una decisione per la quale il gruppo guidato da Simone Mori sta già lavorando per l’individuazione di una nuova figura con idonee capacità relazionali e adeguati requisiti per risolvere le criticità esistenti tra le componenti presenti all’interno del CSA. “Motivo per cui si riuscirà a porre un’attenzione adeguata alle problematiche quotidiane, per le quali come nuovo CDA ci siamo posti di risolvere, fin dall’inizio del nostro mandato”-puntualizza Mori.

“Per il futuro, in accordo con le organizzazioni Sindacali e il rappresentante dei famigliari del CSA sarà chiesto all’assessore regionale alla sanità e al sociale Lanzarin- si legge nella delibera condivisa dalle varie forze politiche- di avviare il lavoro allo scopo di raggiungere un provvedimento finanziario immediato per garantire la sostenibilità economica delle strutture che versano in difficoltà a fronte della gestione Covid. A questo si aggiungono tre richieste: la copertura dei mancati introiti nel bilancio della Ipab dovuto alla riduzione dei posti letto che non potevano essere sostituiti causa Covid, l’aumento delle impegnative in misura pari ai posti autorizzati accreditati e l’adeguamento IRAP delle IPAB in misura eguale a quella delle struttura private”.

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