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GIRO DI SWING COL TALENTUOSO MATTEO FERRARI-Serata vintage con la canzone italiana ai tempi di Maramao.

CASTELMASSA (RO) – Il secondo appuntamento di Tra ville e giardini 2022 – itinerario di musica, teatro e danza nelle ville e nelle corti del Polesine, è un piacevole ritorno all’eleganza e allo swing della canzone italiana Anni ‘30-‘40, quando la guerra e l’austerità si avvertivano nell’aria e rafforzavano il desiderio di libertà, un po’ come oggi.

Proprio in piazza della Libertà (un nome, un destino) a Castelmassa, domenica 17 luglio, alle 21.30, va in scena per Tra ville e giardini, il concerto-spettacolo “Maramao, canzoni tra le guerre”, da cui è stato tratto l’album “Maramao” (2022, Bluebelldisc music/ Ps classic records), del poliedrico Matteo Ferrari, accompagnato al pianoforte da Simone Cappello. In tempi di trap e autotune il progetto musicale di Matteo Ferrari, sembra quasi destabilizzante, poi ci si accorge che le orecchie, la mente e lo spirito, soprattutto, godono di questa pausa dallo scorrere frenetico del tempo, e si fermano rapiti ad ascoltare. Con questo lavoro, Matteo Ferrari, artista multidisciplinare trentino, formato quasi naturalmente al Musical theatre di stampo anglosassone (l’artista a tre dimensioni: canto, recitazione e danza), ricrea un’atmosfera: una bolla di elegante serenità dentro il frastuono sbracato dei giorni nostri. Col suo aspetto vintage, la padronanza del corpo e ottime qualità vocali e tecniche, Matteo Ferrari imbonisce la platea e la tiene incollata a sé dall’inizio alla fine dello spettacolo, non sapendo mai quando è più attore e quando è più interprete.

Nella scaletta dello spettacolo ci sono musiche iconiche, ormai scritte nel Dna degli italiani, risalenti ad un periodo di grandi contaminazioni di culture e generi, come fu pressappoco dal 1915 al 1945. Per quegli under 50 che non le hanno mai sentite nominare, è l’occasione per recuperare il gap culturale. Cominciando dal brano che dà il titolo allo spettacolo “Maramao… perché sei morto” (1939): evocativa, simbolo della nostra memoria, successo indiscusso del principale protagonista dello swing italiano, il Trio Lescano, composto da tre sorelle olandesi, ex acrobate. Negli anni ’30, infatti, nascevano le tre grandi orchestre dirette da Tito Petralia, Cinico Angelini e Pippo Barzizza, che suonavano nelle sale da ballo più rinomate o negli studi della neonata radio dell’Eiar a Torino. Queste orchestre contribuirono, soprattutto Barzizza, all’ascesa dello stile ritmico innovativo dello swing, il ballo leggero e frizzante, che arrivava dall’America e che cambiò il modo di cantare, contrapponendosi alla canzone allora tradizionale italiana, melodica e sentimentale. I due filoni, però continuarono a coesistere, presentando grossomodo entrambi dei brani di pura evasione, allegri ed orecchiabili, spesso costruiti per il ballo, che diventarono numerosi nei primi anni della guerra (quasi per farla dimenticare). Sempre negli anni ’30 inizia il cinema sonoro ed il genere del film musicale porta al successo le canzoni delle colonne sonore: nasce così “Ma l’amore no” (1942), cantata per la prima volta dall’attrice Alida Valli, nella pellicola “Stasera niente di nuovo”, una delle ultime del genere, poi ripresa da Lina Termini e da Alberto Rabagliati. Il brano, si ricollega al filone classico sentimentale, e divenne uno dei leitmotiv degli anni ’40, insieme a “Ti parlerò d’amor” di Wanda Osiris.

Ma risalendo nella discografia d’epoca, sono tanti i capolavori che Matteo Ferrari va a lucidare con la sua voce piacevole e restituire in tutta la loro freschezza: “Tu, musica divina”, “Il pinguino innamorato”, “Parlami d’amore, Mariù”, l’indimenticabile “Mille lire al mese” (1939, dal film omonimo). Una serata in cui l’opera di tutti quei parolieri, i compositori, i direttori d’orchestra/arrangiatori che hanno fatto la storia della canzone italiana torna a rivivere e dare spettacolo. Per informazioni e biglietti www.enterovigofestival.it. Aggiornamenti sulle pagine Facebook @travilleegiardini.it e Instagram @travillegiardini. Tra Ville e Giardini XXIII è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo.

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