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Il governatore chiede la solidarietà di Governo e Unione Europea.

Venezia-Azzalin (PD)-“Dal 2010 a oggi il Veneto è stato interessato da ben sei eventi di piena, oltre a innumerevoli eventi con allagamenti minori; un anno fa Vaia adesso l’acqua alta a Venezia come non succedeva da un secolo e mareggiate eccezionali che hanno devastato la costa.

Non possiamo più parlare di eccezionalità e Zaia non può vestire i panni di ‘Angelo salvatore’ e limitarsi a chiedere la solidarietà a Governo e Unione Europea senza dire una parola sulle cause di questo disastro annunciato. E, soprattutto, senza prevedere un euro in bilancio, da chiudere in fretta per far partire la sua campagna elettorale. Ha delle precise responsabilità politiche che non può scaricare sempre sugli altri”. È quanto ha dichiarato oggi Graziano Azzalin durante la correlazione sulla Legge di stabilità, chiamando direttamente in causa il governatore.  “Quello che fa la Regione non è sufficiente né giustificabile: in Veneto ci sono circa 3000 chilometri quadri a rischio alluvioni dove vivono quasi 800mila persone. Dobbiamo mettere in sicurezza Venezia, patrimonio mondiale e lo si fa mantenendo in efficienza l’intero sistema lagunare che è la prima difesa naturale. Dal 2010 la Regione Veneto ha però interrotto i finanziamenti e ciò ha provocato conseguenze di anossia delle lagune di perdita di prodotto coltivato, di decadimento della qualità delle acque, di interramento delle bocche oltre all’erosione dei litorali. Anche i fondi ai consorzi di Bonifica sono stati praticamente azzerati, passando dai 35 milioni del 2010 a due odierni, quelli per la subsidenza cancellati e ripresi solo in parte dallo Stato. È una storia già vista con la tempesta Vaia. Per non piangere sempre, dopo, occorre agire prima con azioni specifiche e costanti”.

“I soldi, giustamente stanziati per le Olimpiadi non serviranno a manutenzionare scanni e lagune, ma di questo la Lega non si preoccupa. Anzi, rivendica la scelta Tax Free, che è un imbroglio e un’ingiustizia. Con un’addizionale a carico dei più ricchi avremmo avuto nelle casse 2,5 miliardi per aiutare sul serio i veneti su tante questioni. ‘Prima i veneti’ è pura propaganda, l’unica cosa che riesce veramente alla Lega. Dobbiamo chiudere il bilancio per poi partire con 23 Pdl sulle materie per cui il Veneto chiede l’autonomia. Leggi che si infrangeranno  di fronte alla Corte Costituzionali con l’unico obiettivo di mantenere alto lo scontro con lo Stato, occupando il Consiglio con sedute inutili e spendendo altre risorse pubbliche. Pagandosi, di fatto, la campagna elettorale anticipata con i soldi dei veneti”.

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