Succede in città

PORTO VIRO-SCOMPARSO A 84ANNI IL NOTO IMPRENDITORE “AGOSTINO” PIANTA.NELLE SUE ULTIME VOLONTA’, LA RICHIESTA AL FIGLIO EMANUELE DI FARE GIUSTIZIA.

Narciso Pianta, conosciuto dagli amici come Emanuele, racconta in un’intervista del padre Agostino, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari lunedì 2 Luglio alla casa di cura Madonna della salute di Porto Viro.  I funerali dello scomparso e conosciuto imprenditore, si svolgeranno  giovedì 5 Luglio alle ore 16.30,nella chiesa di Donada.

Emanuele, ci descrivi chi era tuo padre? Pianta Cesare Augusto, nacque il 21 Agosto1933, già in sé un nome importante e storico che con orgoglio “Agostino” per gli amici portava e faceva valere, non da condottiero tiranno ma come un Grande Generale che pensava prima alla truppa e ai suoi dipendenti e collaboratori che a se stesso. E’ stato un imprenditore costruttore, noto in tutto il Polesine prima con il  Padre Pianta Narciso e poi, per più di cinquant’anni, al Fratello Paolo Pianta, si sono occupati di costruzioni Edili, edilizia privata, pubblica, specializzata,  scuole, ospedali ed edifici Pubblici. Diceva sempre orgogliosamente a questo gli ho fatto la casa e la soddisfazione maggiore era quando un cliente nel passare degli anni ritornava per farsene fare un’altra magari più grande. Ricordo che un cliente abbastanza anziano è arrivato a costruirsi la terza casa, sempre dai “Pianta”. Come lo ricordi? Sempre positivo, forte di esperienze passate guerre, alluvioni, crisi storiche superate e risalite sempre in cima. Nato il 21 Agosto 1933, sotto il segno del Leone, quello era il suo temperamento. Nella sua vita  ha dato tutto  alle sue imprese e aziende. Buono, corretto, onesto, sempre pronto ad ascoltare e se poteva aiutare non esistevano classi sociali, solo persone oneste o disoneste, volenterose o pelandrone. Spesso diceva: “in cantiere a me basta vedere come cammina uno, e te digo se ga voia de lavorare”. Pronto sempre a scherzare e a sdrammatizzare in ogni dura situazione. L’ho visto personalmente restituire caparre a clienti che timorosi di alcuni acquisti chiedevano di recedere da contratti di acquisto di un immobile e con il sorriso restituiva ed augurava buona fortuna, poi si girava verso di me e mi diceva “vedrai domani troviamo altri clienti, e ricordati fai del bene e sarai ricambiato. Oggi abbiamo seminato. Quelle persone potranno parlare solo bene di noi”. Com’era con le persone e i nipoti? Sempre presente per tutti, dai famigliari ai dipendenti,  agli amici. Un grande nonno, pronto sempre ad insegnare ed elargire perle di saggezza, vedi il pensiero di Luca e Giulio su Instagram.(che riportiamo) Giulio”Ciao caro nonno, amico mio, guardaci da lassù, ti porteremo sempre con noi nei nostri cuori. Un grande uomo, onesto, gentile e di una grandissima umanità e generosità, un vero esempio di vita per me e mio fratello. Hai creduto fino all’ultimo nell’animo umano e nelle persone. Hai creduto  molto in noi e NOI non lo dimenticheremo Mai. Sempre forti  e mai mollare. Ciao grande amico. Ti voglio bene”. COME RIASSUMERESTI LA SUA VITA? Una vita dedicata principalmente al Lavoro, sua unica passione, a parte qualche sabato passato con dei veri amici che ringrazio di cuore, rimasti vicini anche in questi ultimi giorni, rammentandogli i sabati passati assieme, tra una pizza e qualche ballo di liscio.

Come ha affrontato da imprenditore, la crisi di questi ultimi anni? In questo periodo storico, dove la crisi ha fatto diverse vittime fra imprenditori e operai bisogna evidenziare le lotte nascoste di molti uomini che hanno combattuto sino a distruggersi psicologicamente e fisicamente. Pianta Cesare Augusto come dicevano gli antichi Romani ha dovuto  passare sotto le forche caudine, umiliato mortificato privato di tutti i suoi beni abbandonato dalla giustizia stessa. In questi ultimi anni di esistenza, ha visto e vissuto sulla propria pelle, realtà che in oltre sessant’anni di onesto lavoro, mai lo hanno interessato e toccato, tribunali, giustizia un mondo a lui oscuro e di nessun interesse, ma la vita ti impone a combattere tutte le battaglie anche sul letto di morte e queste sono state le sue ultime lotte contro ingiustizie, non Cantieri edili ove da vero problem solver tecnico di cantiere aveva sempre soluzioni.  Di cosa stai parlando? Dal 2012 ad oggi Agostino ha subito, umiliazioni e vere truffe, crediti Ipergonfiati, Fidejussioni false a suo nome, estorsioni, usure subite, il vero assalto alla diligenza, da diversi anni ha denunciato alcuni istituti di credito, querelato con nomi e cognomi, inspiegabilmente querele illegalmente archiviate contro ignoti. QUALI SONO STATE LE SUE ULTIME VOLONTA’? Le sue ultime parole dal letto dell’ospedale sono state. “Emanuele, porta tutti i fascicoli e le denunce a Roma”. Questo era il suo ultimo desiderio, GIUSTIZIA. Si, un vero condottiero, sino alla fine, che merita Giustizia. Questo è ciò che interessava a mio padre, non sdolcinerie, onorificenze o parole. Quando faceva un affare o risolveva un problema si dava una pacca sulla spalla e diceva a se stesso: “ben fatto Agostino. G.F.(Riproduzione riservata)

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici