PoliticaSuccede in città

La città aderisce al “Secondo Manifesto sui Diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”.

PORTO VIRO-Nel tardo pomeriggio di ieri, 1 Luglio 2019, durante la seduta del Consiglio Comunale, è stato discusso e approvato il provvedimento che riguardava l’adesione della Città di Porto Viro al “Secondo Manifesto sui Diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea – uno strumento per attivisti e politici”.

Si tratta di uno strumento di sensibilizzazione su temi molto delicati e complessi, argomenti troppo spesso snobbati dai più, che ha l’obiettivo di contrastare la discriminazione multipla a cui le donne con disabilità sono troppo spesso sottoposte, e di stimolare le persone a “vedere finalmente il mondo attraverso un paio di occhiali puliti, di scorgere dettagli che prima non avevamo mai notato, di osservare la realtà da una prospettiva ancora poco frequentata” per citare la prefazione alla traduzione italiana, a cura di Simona Lancioni, responsabile del Centro Informare un’H di Peccioli (Pi). Il Secondo Manifesto, adottato a Budapest, il 28-29 Maggio 2011 dall’Assemblea Generale del Forum Europeo sulla Disabilità in seguito ad una proposta elaborata dal Comitato delle Donne del European Disability Forum, nasce da un’esigenza di revisione rispetto al Primo Manifesto delle Donne con Disabilità del 1997. E’ da molto che esiste una discussione circa questo argomento, ma solo dal 2017 abbiamo la grande opportunità di leggere, analizzare e approfondire la traduzione italiana. Il Secondo Manifesto è strutturato in 18 aree tematiche: uguaglianza e non discriminazione; sensibilizzazione; mass media ed immagine sociale; accessibilità; situazioni di rischio ed emergenze umanitarie; pari riconoscimento davanti alla legge ed accesso effettivo alla giustizia; violenza contro le donne; vivere nella comunità; diritti sessuali e riproduttivi; istruzione; salute; abilitazione e riabilitazione; lavoro ed occupazione; standard adeguati di vita e di protezione sociale; emancipazione e ruolo di guida; accesso alla cultura, allo sport ed al tempo libero; intersezionalità, genere e disabilità; raccolta di dati e statistiche; cooperazione internazionale. (PDF2ManifestoDonneDisabiliUE-ITA)

L’Assessore Marialaura Tessarin così commenta: “La Città di Porto Viro aderisce con grande orgoglio ai principi e ai valori universali di questo manifesto. Il nostro Comune si contraddistingue da più di vent’anni per l’attenzione alle Politiche di Genere e alle questioni femminili. Ogni anno, a Porto Viro, si organizzano manifestazioni ed eventi dedicati alle donne, corsi di formazione, corsi di autostima, incontri informativi volti a favorire l’imprenditoria femminile e le donne lavoratrici, momenti di confronto e di discussione circa la fattibilità della conciliazione lavoro-famiglia, dibattiti sulla figura della donna in politica. Ogni anno a Porto Viro vengono premiate le donne, e da qualche anno anche gli uomini, di tutta la provincia, all’interno dell’emozionante cornice del Galà delle Pari Opportunità. Con questa adesione, il Comune di Porto Viro è nuovamente in prima linea nel dare esempio di buone prassi, come precursore di cultura dei diritti umani. Una città che, proprio come vent’anni fa, dimostra con fatti concreti di avere il coraggio di aprire discussioni e riflessioni innovative su temi di questa portata. L’adesione al Manifesto rappresenta un vero e proprio salto di qualità in termini culturali, sociali e civili.” L’Assessore continua: “Prendo atto, con non poco dispiacere, che l’adesione al Manifesto non è stata approvata all’unanimità, poiché i consiglieri di minoranza Silvia Gennari e Ivano Vianello hanno espresso un voto di astensione. Lo stesso fecero durante la scorsa seduta relativamente all’approvazione del Programma Annuale delle attività della Commissione per le Pari Opportunità. Ma ciò che mi ha rammaricata ancor di più è stato l’intervento in consiglio della Gennari, che con atteggiamento di freddo distacco e totale assenza di empatia verso argomenti che troverebbero approvazione e sostegno da chiunque, ha tentato di sottovalutare e sminuire il senso dei valori enunciati nel Manifesto e dell’emergenza sociale a cui lo stesso fa riferimento. Ancora una volta la consigliera si dimostra poco sensibile verso le politiche di genere, ancora una volta dà l’impressione di allontanarsi dalle donne, e nel caso del Manifesto, dalle persone con disabilità. Mi pare evidente che la consigliera abbia un problema personale nei miei confronti, un disagio che la invito a superare per rispetto della comunità; se nella sua precedente esperienza amministrativa ha fallito, non è di certo colpa della sottoscritta, e ancor più mi sembra scorretto che a pagare il prezzo della sua delusione sia l’immagine di questa città, che non trova parere unanime nemmeno su iniziative inclusive e di integrazione sociale come questa.”

A sostegno del Manifesto, interviene il consigliere Michele Capanna: “Il Manifesto europeo sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità ha il significato di sollecitare una riflessione su questi temi richiamando con forza l’attenzione sull’urgenza di contrastare la discriminazione multipla delle donne e delle ragazze con disabilità. Ancora oggi l’approccio al tema dei bisogni delle persone disabili non tiene in alcun modo conto dei bisogni differenziati di donne e uomini disabili, per cui è come se la disabilità sovrastasse e coprisse tutte le altre caratteristiche. Ad esempio vi sono differenze nella sessualità, nell’accesso alle cure mediche, ai servizi sociali, ecc. Il Manifesto è un documento che evidenzia, secondo una prospettiva di genere, come le donne disabili siano esposte socialmente ad una discriminazione doppia, in quanto donne e in quanto disabili, che le porta ad avere meno opportunità ed una maggior limitazione del godimento dei diritti e della partecipazione sociale. Aderire al Manifesto, da parte del nostro Comune, rappresenta un segnale importante perchè offre la possibilità di affrontare in maniera sistematica un tema e problematiche spesso ignorate e di dimostrare che anche le Istituzioni Pubbliche hanno interesse per queste tematiche. Ringrazio l’assessore Marialaura Tessarin che con la consueta sensibilità e preparazione ci ha presentato questo documento da ratificare.”

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