Comunicati stampa

PESCA-LAREGIONE VENETO PRESENTA LA NUOVA CARTA ITTICA.

Venezia-L’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca, Giuseppe Pan, ha convocato domani la Commissione per la pesca e l‘acquacoltura della Regione Veneto. Al centro dell’incontro dell’organo consultivo – che rappresenta le organizzazioni professionali del settore, i consorzi dei pescatori, la Direzione marittima, la Guardia di Finanza, il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche e gli uffici Pesca dei territori provinciali di Venezia, Padova e Rovigo – la presentazione della nuova carta ittica regionale. La presentazione avverrà nella sede regionale di via Torino 110, a Mestre, alle ore 14.30.

“La carta ittica è strumento di pianificazione e gestione degli stock di pesci e molluschi presenti nelle acque interne e lagunari del Veneto – dichiara l’assessore Pan – Una buona mappatura, scientifica e aggiornata, del patrimonio ittico esistente è la prima condizione per valutare le potenzialità produttive delle nostre acque e le possibilità di sviluppo della pesca, sia professionale sia sportivo-amatoriale”. La carta ittica censisce gli 11 bacini idrografici del Veneto, popolati da 60 specie diverse di pesci di acqua dolce, come la trota fario, l’alborella e il carassio dorato, nonchè il sistema delle lagune venete, dove vivono una novantina di specie ittiche diverse, di cui cinque di stretto interesse alieutico: il latterino, il ghiozzo o gò, l’anguilla, il branzino e la passera. A questi si aggiungono oltre 200 specie di molluschi, tra i quali i più importanti per l’economia lagunare sono la vongola filippina, il mitilo o cozza e la seppia. Un’attenzione particolare è riservata anche ai crostacei, tra i quali le specie più richieste sono il granchio verde, i gamberetti e il gamberetto grigio. “Gli obiettivi del lavoro di pianificazione – chiarisce Pan – sono la salvaguardia delle specie autoctone, contrastando la diffusione delle specie alloctone, e lo sviluppo sostenibile dell’attività di pesca, anche con necessari adeguamenti della normativa regionale, in relazione al nuovo assetto amministrativo e alla conseguente riorganizzazione delle competenze tra Regione, Province e Città metropolitana”.

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