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PORTO VIRO-L’associazione Oasi è un unicum da valorizzare.

Ci sono tante realtà associative e di volontariato che si distinguono a Porto Viro per impegno, amore del territorio e soprattutto unicità.

Ecco, una di queste è senza dubbio l’associazione Oasi. Una onlus, vogliamo ricordarlo, senza alcuno scopo di lucro, che non ha mai chiesto nulla al Comune, se non qualche centinaio di euro all’anno – ben misera cosa – nata dalla passione di una nostra concittadina, Rina Bovolenta, per gli animali. In particolar modo per i gatti. Tuttavia, nell’ultimo periodo, questa associazione è stata presa di mira dalla sindaca per il caso dell’ormai pronta oasi felina. Secondo Forza Italia e Udc di Porto Viro, si tratta di un atto di prepotenza nei confronti di tutti quei volontari che coadiuvano l’operato della presidente Bovolenta. Un servizio che negli anni è servito a scongiurare a Porto Viro un fenomeno di grave rilevanza socio-sanitaria come il randagismo felino. Tante persone ricorderanno come nella pineta di San Giusto, ubicata praticamente nel centro cittadino, non molti anni fa esistevano colonie feline allo stato selvatico, fatte di esemplari talvolta aggressivi, quando non infetti o in condizioni pietose. Ebbene, soprattutto grazie alla solerzia della presidente Bovolenta, si è riusciti a scongiurare quello che poteva diventare un grosso problema. Il randagismo a Porto Viro non è un tema di prima importanza, ma non significa che non ci sia. Tutti quanti dovremmo ringraziare l’operato dei volontari, i quali gratuitamente svolgono un servizio per il paese. E tra questi, sindaca, c’è anche Rina Bovolenta, che hai accusato sulle reti sociali di scavalcare i cancelli chiusi del “gattile”, fatto su cui abbiamo dei seri dubbi corrisponda al vero. Ti piace dire che un’amministrazione parla per atti, ma in questo e in altri casi hai preferito parlare per “social”. Forse si preferisce parlare per atti quando è più conveniente stare distante dal cittadino e non dare risposte. Eppure non puoi negare l’evidenza: il “gattile” ora c’è e tu lo stai abbandonando. L’associazione Oasi è l’unica del territorio ad occuparsi del recupero, il ricovero e la cura dei gatti randagi e abbandonati. Questo è un servizio gratuito che devi riconoscere.

Inoltre non è un segreto che la presidente Bovolenta svolga buona parte di questi servizi presso la sua abitazione. Quindi reputiamo doveroso e logico che ti faccia carico di questa situazione, completando le pratiche per la consegna dell’oasi felina ad una realtà di volontariato del territorio unica nel suo genere, soprattutto non a scopo di lucro. E nel caso non sapessi che pesci pigliare, ti consigliamo di andarti a leggere l’ordinanza n°8 del 16 luglio 2018 firmata dal sindaco di Lampedusa sulla tutela degli animali e la buona gestione delle risorse, definita dalla Lav “un esempio virtuoso, anche a livello nazionale”.  Enrico Bonafè-Coordinatore comunale Forza Italia/Paolo Bologna-Segretario comunale Udc

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