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L’Orchestra giovanile dei Conservatori polesani chiude il primo anno alla grande.

ROVIGO – E’ stato un anno intenso, pieno di attività e unanimemente apprezzato quello che si sta per concludere per l’Orchestra giovanile dei Conservatori Polesani, il progetto di collaborazione che si è sviluppato tra i due conservatori di Adria e Rovigo, con il sostegno della Fondazione Cariparo e della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine. Proprio per celebrare la chiusura di questo primo grande anno e risultato, quindi, la stagione musicale 2019 vede in programma tre concerti a dicembre, che si svolgeranno in tutto il territorio provinciale e non solo.

Il 7 dicembre alle ore 11.00, al teatro Goldoni di Venezia, in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Regione Veneto e la Direzione generale dell’USR, l’orchestra giovanile si esibirà per una platea di studenti veneti che potranno ascoltare la sinfonia n.40 di Mozart e la sinfonia n.4 di Beethoven. La direzione del concerto è affidata ai Maestri Ambrogio De Palma e Silvia Massarelli. Sarà un concerto beneaugurante dei giovani orchestrali ai loro colleghi di studio alla vigila delle festività natalizie e un gesto di vicinanza alla fragile e minacciata Venezia dagli ultimi episodi di disastri naturali. E poi, ancora beneaugurante e con un programma specificatamente natalizio, l’Orchestra giovanile dei Conservatori polesani si esibirà nella Chiesa di Fratta Polesine sabato 14 dicembre alle ore 21.00, per replicare il successivo lunedì 16 sempre alle 21.00 presso la chiesa Cattedrale di Adria. In programma musiche di Mozart, di Rutter e di Holst con il suo Christmas Day per coro e orchestra. A dirigere il Maestro Ambrogio De Palma con la partecipazione dei Cori del dei Conservatori Venezze e Buzzolla. E’ stato un lungo percorso musicale quello dell’orchestra giovanile dei Conservatori polesani, iniziato ad aprile con l’esordio al Teatro Sociale di Rovigo e al Comunale di Adria, proseguito con i concerto di maggio “Et voilà …France” al Comunale di Adria e al Balzan di Badia Polesine, dedicati a Parigi all’indomani del tragico rogo di Notre Dame, e proseguito ancora al Ballarin di Lendinara e al tempio della Rotonda di Rovigo lo scorso ottobre. Grande la soddisfazione del promotore di questa unione artistica per i giovani polesani, ovvero il presidente della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine, Virigilio Santato: “La meravigliosa esperienza della Orchestra giovanile chiude il suo primo anno di vita nel migliore dei modi: nove concerti con straordinari ovunque applauditissimi studenti. Al Conservatorio Buzzolla e Venezze la gratitudine di tutti per il generoso impegno e la riconosciuta professionalità. Aspettando la stagione concertistica 2020”

Soddisfatti anche i direttori dei due conservatori, ovvero il Venezze di Rovigo e il Buzzolla di Adria. Il direttore del Conservatorio Venezze di Rovigo, Vincenzo Soravia, dichiara: “Mi voglio semplicemente soffermare sul termine “Polesine” dando una libera interpretazione etimologica. La parola racchiude in sé l’intero percorso che le due realtà musicali di Adria e Rovigo hanno intrapreso per fondersi in un’unica espressione del territorio grazie alla Fondazione CARIPARO, alla Fondazione per lo sviluppo del Polesine e alla Regione Veneto. Dalla radice greca “póleis” “città-stato al plurale, per assonanza fonetica mi richiama la parola “polemos”, nella mitologia il dio del conflitto, del contrasto e, per Eraclito, padre di tutte le cose. Ebbene non posso nascondere le difficoltà organizzative necessarie per la realizzazione di questa unione. Ma ciò che si ottiene al termine di queste battaglie è (einai) in realtà, un’armoniosa moltitudine (polì). Ora unendo il “einai” (sono) con “poli” (molte) a partire dal pólemos (battaglie), giungiamo al termine “Poles-einai”, quasi a presagire la volontà di farci comprendere che la crescita di ogni singolo individuo è possibile solo con la dura lotta quotidiana necessaria a riconoscere che una personalità veramente integra si conquista esclusivamente all’interno di una molteplicità di persone”.

Soddisfatto anche il direttore del Conservatorio di Adria, Roberto Gottipavero: “Meglio di così non potevamo desiderare – spiega -. I ragazzi e i docenti si sono impegnati tanto e hanno vissuto questo sforzo extra come un piacere per amore della musica. Si tratta di un’esperienza che sta arricchendo tutti”. Presente il presidente del Conservatorio Venezze, Fiorenzo Scaranello: “In un contesto in cui prosperano odio e rancore, mettere insieme delle persone è doppiamente importante. E se poi si parla di arte e musica, è ancora più bello”. Infine, è intervenuto anche il consigliere della Fondazione Cariparo, Fausto Merchiori, che ha ringraziato tutti per la collaborazione: “Si sono messi tutti in gioco con coraggio per amore della musica ed è questo quello che porta a una formazione costante e continuativa dei ragazzi”.

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