Politica

Piano Trasporti Regionale.

Adria:-Il sindaco Barbierato e il consigliere Bonato intervengono sul Piano Trasporti Regionale-L’inadeguato sviluppo del sistema dei trasporti è uno dei motivi per il quale si sta assistendo al costante e crescente spopolamento del Polesine e delle aree montane in Veneto. Un Polesine popolato da cittadini sempre più anziani.

Questa la fotografia che emerge dal nuovo Piano Regionale dei trasporti presentato dall’assessore De Berti lo scorso 18 Luglio a palazzo Celio. Tra le cause dell’emigrazione dei Polesani i pesanti disagi negli spostamenti casa-luogo di studio o lavoro “nonostante Adria rappresenti, per la concentrazione di istituti scolastici superiori, un punto di riferimento per molti studenti e il personale scolastico proveniente dal Delta e dalle province limitrofi. Basti pensare al conservatorio musicale, all’istituto alberghiero che da solo conta circa un migliaio di studenti e a breve il corso di infermieristica dell’Università di Ferrara che avrà la sua sede all’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli”-sono le parole del primo cittadino Omar Barbierato. “Strutture pubbliche, ospedale e scuole, che erogano servizi importanti alle comunità del territorio e per questo necessitano di un miglioramento delle vie di comunicazione e dei servizi di trasporto che si traducono in collegamenti strategici in un’ottica nazionale, oltre che regionale, realizzabili con il completamento della Transpolesana, della Nogara mare e un percorso alternativo all’attuale Romea per alleggerire strade attualmente pericolose e spesso congestionate”-spiega il consigliere alla viabilità Enrico Bonato. “Nel contesto del riconoscimento della carenza di infrastrutture nel Polesine, e soprattutto del Delta, inserite nel Piano trasporti regionale(PTR) non capiamo come mai-prosegue Bonato- non sia stata ancora elettrificata la tratta ferroviaria Adria-Mestre, e tantomeno dotati i treni di moderne tecnologie per il servizio di connessione internet, nonostante siano servizi già finanziati dal PTR “.

“Come non si capiscono i motivi del mancato inserimento nel piano citato, della ciclovia Ven.To per un turismo slow che interessa Adria e i comuni che si affacciano lungo le sponde del Po. Un territorio per il quale sarebbe bene rivedere lo sviluppo della tratta ferroviaria Rovigo-Chioggia sia in chiave di collegamento moderno ed efficiente tra Verona e il mare, sia in chiave turistico-ricettivo”-spiega Bonato nel citare alcune delle osservazioni inviate dal comune di Adria alla giunta regionale lo scorso 24 Luglio.”Con la realizzazione di una banchina fluviale in zona industriale “AIA” si potrebbero dare input a nuovi insediamenti produttivi dell’area, oltre che turistici, nel rispetto della legge regionale sul consumo di suolo-aggiunge Bonato-”.”La presenza dei tre musei (Museo Archeologico Nazionale, Museo della Cattedrale, Museo d’Arte Adria e Delta “MAAD”) del teatro Ferrini e del teatro comunale riconosciuto a livello nazionale, -conclude Barbierato- rendono Adria una città dal grande valore storico, culturale ed artistico con spazi che si prestano alla creazione di specifici itinerari e dove, il potenziamento delle infrastrutture (stradale, ferroviaria e idroviaria) renderebbe più efficienti i servizi già attivi e incentiverebbe quelli potenzialmente importanti per lo sviluppo del nostro territorio”.

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