Comunicati stampa

LA FRAZIONE ADRIESE RICORDA LE QUATTRO VITTIME.

ADRIA-La comunità di Ca Emo, commemora le vittime della Coimpo a cinque anni dalla tragedia. Chiesa gremita stamani per la celebrazione eucaristica celebrata da Don Lucio Pollini, nella chiesa di Ca Emo per ricordare le vittime della tragedia che accadde alla Coimpo il 22 Settembre del 2014. Nicolò Bellato, morì a 28 anni, Paolo Valesella,53, entrambi di Adria, Marco Berti,47, di Rovigo e Giuseppe Baldan, 47 anni, di Campolongo Maggiore(Pd)questi i loro nomi. Nei primi banchi della chiesa i famigliari delle quattro vittime, il sindaco Omar Barbierato e le consigliere comunali Sara Mazzucato e Oriana Trombin. Significative le parole di Carlo Bellato, il padre di una delle vittime della tragedia che scosse l’intera comunità calcando le cronache nazionali di una vicenda per la quale sono ancora in corso i processi.

“Sono trascorsi cinque anni da quel giorno tremendo, ma sinceramente per noi famigliari delle vittime sembra ieri. E’ difficile vivere e andare avanti quando l’unico scopo della propria mia vita se ne è andato. Non sappiamo quale disegno abbia riservato per noi il signore, di sicuro non ci ha abbandonato e voi presenti ne siete la prova e per questo vi diciamo ancora una volta grazie”sono le parole di Carlo Bellato rivolgendosi agli amministratori locali e ai fedeli presenti alla commemorazione. “Il tempo non aggiusta le cose, le fa apparire sotto un altro aspetto, una luce diversa. Il tempo ci cambia dentro, non si è più la stessa persona, si vive con il cuore spezzato e nulla può estinguere il dolore di chi ha perso un figlio, una famigliare o un amico”.Nel concludere Bellato ha detto “Per l’eternità grazie infine a Nicolò, Marco, Paolo e Giuseppe per sempre nei nostri cuori e per sempre i nostri grandissimi Martiri ed Eroi”La cerimonia di commemorazione è terminata con una breve processione fino al piazzale intitolato alle “vittime del lavoro” dove il primo cittadino ha posizionato un mazzo di fiori per poi rivolgersi alle persone presenti. “Saremo al fianco del percorso intrapreso dalla comunità di Ca Emo, un cammino che deve continuare per un futuro migliore”.”La riflessione che va fatta sul lavoro è che di lavoro non si deve morire-ha detto la consigliera Sara Mazzucato- non è ammissibile che tali morti bianche siano accadute senza nessun valido motivo e significato”

 

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