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PORTO VIRO-Centro S. Giusto “Uniti in Rete”.

Giovedì 28 Febbraio, alle 20,45, si è svolto al Centro S. Giusto di Porto Viro il primo della serie di 3 incontri intitolati “IN RETE USANDO LA TESTA”, promossi dall’assessorato allo sport del Comune di Porto Viro assieme all’associazione “Uniti in Rete” e all’Oratorio salesiano.

Il consigliere comunale delegato allo sport Michele Capanna, organizzatore degli incontri, ha affermato: “Qualcuno potrebbe chiedersi cosa centra l’assessorato allo sport con incontri di tipo educativo come questi. La risposta sta nel fatto che lo sport non è solo un mezzo per promuovere la salute, ma anche un importante strumento educativo e formativo, soprattutto nei giovani. Per questo motivo, considerate le problematiche legate ad un uso improprio di Internet, soprattutto tra gli adolescenti, che rappresentano una fascia d’età ancora molto fragile, abbiamo deciso di organizzare, assieme a Don Nicola e all’associazione UNITI IN RETE, un ciclo di incontri rivolti ai genitori ed ai figli per parlare dei rischi di un utilizzo scorretto della rete e prevenire i fenomeni del cyberbullismo e della dipendenza dai social e dai dispositivi digitali”. Il primo incontro ha trattato il delicato tema del disagio giovanile, presentando due fenomeni che hanno assunto nel tempo dimensioni ragguardevoli e, purtroppo, in continuo aumento: bullismo e cyberbullismo. I temi sono stati trattati secondo aspetti psicologici e legali, dalla Dott.ssa Federica Boniolo, psicologa e presidente dell’associazione Uniti in Rete e dall’avvocata Michela Ferrati, di Rovigo. Nel suo intervento la dott.ssa Boniolo, premettendo che è ora di compiere un passo avanti, sganciandosi dalla prassi di proporre ai ragazzi incontri una tantum sul cyberbullismo, e puntando invece ad un’educazione civica digitale continuativa, ha fornito ai presenti le corrette definizioni dei fenomeni. “Di bullismo e cyberbullismo se ne parla troppo spesso a sproposito; nonostante le tante campagne di sensibilizzazione e informazione, fa riflettere vedere quanta confusione esista ancora.” – sottolinea Boniolo. Ne è seguita la presentazione delle caratteristiche di bullismo e cyberbullismo, per finire col parlare delle conseguenze a livello emotivo e psicologico per i protagonisti, bulli e vittime, ma anche per gli spettatori, il cui ruolo e la cui sofferenza vengono spesso trascurati.

Successivamente ha preso la parola l’avvocata Ferrati che, partendo dal caso emblematico della povera Carolina Picchio, suicida a 14 anni, ha descritto le fattispecie di reato che si configurano quando si parla di bullismo e cyberbullismo. Ha inoltre chiarito ai presenti quali sono le responsabilità di ogni figura, o ente, che si trovi coinvolto in questi episodi: dai ragazzi, ai genitori per quanto riguarda il loro dovere a trasmettere una corretta educazione, per finire alla scuola, la quale ha molte responsabilità legate soprattutto alla vigilanza degli studenti. Questi i prossimi appuntamenti al S. Giusto: Giovedì 14 Marzo “Ragazzi ed adulti iperconnessi: rischi e conseguenze; Giovedì 11 Aprile “Kit di sopravvivenza digitale”: consigli e accorgimenti per navigare in rete in modo sicuro e consapevole”.

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