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C’è attesa per l’incontro in cui Antonio Lodo relazionerà sul canto VI del purgatorio.

ADRIA-Giovedì 18 novembre, dalle ore 17.30, nella sala consiliare del Municipio, Il prof. Antonio Lodo presenterà il Canto VI del Purgatorio: invettiva contro l’Italia e contro Firenze. L’ appuntamento con l’opera letteraria scritta dal sommo poeta, rientra nella programmazione della biblioteca comunale, a 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, e nell’ambito di Adria città che legge, una qualifica istituita e conferita alla città etrusca dal Cepell, istituto autonomo del ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact).Un riconoscimento conseguito dalla città di Adria per il biennio 2020-2021, per le buone pratiche attuate nel promuovere la lettura. La conferenza di giovedì, sarà un’ interessante chiave di lettura alle righe scritte dal sommo poeta, per i contenuti significativi.

Il relatore, infatti, grande esperto di letteratura antica e contemporanea, oltre che di storia, non si limiterà a una semplice spiegazione del canto VI , ma trasporterà il pubblico spettatore in una rivisitazione dell’opera dantesca, con la ben nota capacità di analisi e di approfondimento propria del professore. Una conferenza da non perdere perciò, e che potrà essere seguita  dal canale youtube del Comune, anche dagli studenti, che non avranno facilmente altre occasioni di accostare in modo così singolare la Commedia. 

Il Canto VI è famoso, non solo per la citazione di tanti uomini politici del tempo di Dante, ma soprattutto per l’aspra critica alle condizioni in cui si trovava l’Italia. E’ una dura reazione provocata in lui dall’abbraccio tra Sordello da Goito e Virgilio, conterranei. L’attacco è a un’Italia priva di guida, perché l’imperatore Alberto d’Asburgo si occupa solo della Germania, e lacerata da lotte intestine. Dante ironizza poi sulla sua Firenze, che cambia in continuazione i suoi ordinamenti. E’ un’invettiva quella di Dante che può provocare nei lettori spontanei riferimenti non solo ad altri periodi storici vissuti dall’Italia ma anche alla realtà contemporanea.   

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