GDF ROVIGO: CONTROLLI NEL SETTORE TURISTICO. SEQUESTRATO BED AND BREAKFAST TOTALMENTE ABUSIVO.
ROVIGO-Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha avviato un ampio piano di controlli per contrastare forme di illegalità economico-finanziaria nel settore turistico. Da qui la lente di ingrandimento rivolta verso le strutture alberghiere, extralberghiere e i Bed and Breakfast sparsi su tutto il territorio del Polesine.
Con riguardo a quest’ultima tipologia di struttura ricettiva, i Bed and Breakfast si caratterizzano per la propria organizzazione familiare, visto che sono ospitati in porzioni di abitazioni di privati, con periodi di apertura annuali o stagionali e con un numero di camere e letti limitati, potendo disporre al massimo di 5 camere. Inoltre, ciascuna struttura deve farsi assegnare dal Ministero del Turismo un C.I.N. (Codice Identificativo Nazionale) che non soltanto va esposto all’esterno del Bed and Breakfast, ma deve essere presente negli annunci pubblicitari online, al fine di consentire alla clientela di avere contezza di trovarsi di fronte ad una struttura autorizzata e con tutte le caratteristiche di igiene e sicurezza previste dalla normativa.
In tale contesto, i numerosi controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato gli adempimenti e la regolarità fiscale ma anche il possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa nazionale e regionale. Nel corso di uno di questi controlli presso un Bed and Breakfast sito a Rovigo, i finanzieri del Gruppo di Rovigo, in collaborazione con la Polizia Locale, hanno proceduto alla contestazione delle violazioni afferenti alla mancata “classificazione” della struttura (L.R. Veneto 14.6.2013 n. 11) cui è conseguita la omessa richiesta del C.I.N. (Codice Identificativo Nazionale) al Ministero del Turismo e la mancata presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di Rovigo.
La struttura, che al momento del controllo ospitava 3 persone di nazionalità spagnola, è stato quindi sottoposta a sequestro amministrativo e ai gestori sono state elevate sanzioni pecuniarie fino a 6.000,00 euro. La Guardia di Finanza ha, inoltre, provveduto ad inviare una segnalazione al Comando dei Vigili del Fuoco di Rovigo, per le verifiche di loro competenza, e sta valutando anche gli aspetti di natura fiscale legati all’esercizio dell’attività.
Infine, nel corso del controllo le Fiamme Gialle hanno anche appurato che l’attività ricettiva abusiva non aveva mai provveduto alle previste comunicazioni alla Questura di Rovigo circa l’identità delle persone alloggiate, in violazione dell’art. 109 del T.U.L.P.S.. Per tale motivo i tre gestori (una 46 enne padovana, un 56enne ed una 61enne entrambi rodigini) sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rovigo per il reato – secondo l’ipotesi accusatoria – di omessa comunicazione all’autorità di Pubblica Sicurezza delle generalità dei clienti di
cui all’art. 17 del T.U.L.P.S.. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la condotta degli indagati è ancora al vaglio della citata Autorità Giudiziaria, anche per verificare l’eventuale reiterazione della condotta omissiva contestata. Vige ovviamente la loro presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Queste operazioni, avviate grazie ad attività di intelligence, analisi di rischio e controllo economico del territorio, testimoniano il costante impegno della Guardia di Finanza a tutela della maggioranza di imprese oneste che operano nel settore turistico, colpite da queste insidiose forme di concorrenza sleale, nonché a tutela di tutti i cittadini che hanno il diritto a servizi di ospitalità garantiti e sicuri.
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