CAMBIAMENTO CLIMATICO, SOLO NOTIZIE NEGATIVE.
Lions Club «Contarina-Delta Po»-Il Prof. Paolo Tarolli nel Delta del Po. Il futuro? «Minato». Il cambiamento climatico? «Generalizzato e velocissimo: forse troppo avanti per porvi un argine». La parola d’ordine: «azione». Intelligenza Artificiale? «Europa marginale».
Ordinario di «idraulica agraria» all’Università di Padova, un curriculum da darti soggezione al solo scorrerlo, la competenza e la passione che comunica con il linguaggio, verbale e non, Paolo Tarolli vanta non solo una vasta preparazione accademica, ma anche la frequentazione della vera università della vita: i quattro angoli del mondo. Dalla Cina, che dichiara di conoscere molto bene, all’Africa settentrionale e subsahariana, che descrive come neanche il cortile di casa; dall’Europa dell’Est alla parte più settentrionale dell’emisfero Boreale, vero termometro dell’inarrestabile crisi climatica: non c’è angolo del mondo che non ne abbia catturato l’interesse.
Ma il vero oggetto della ricerca che Tarolli espone lo scorso venerdi14 febbraio allo “Stella d’Italia” di Adria è il Mediterraneo, con cui abbiamo a che fare noi e il nostro futuro.
Organizza la serata il Lions Club “Contarina-Delta Po”. Il Presidente Andrea Marangon accoglie i suoi soci in amichevole interclub con il Rotary Club del Delta del Po guidato dal Presidente Andrea Casini. È presente il Consorzio di Bonifica Delta Po con i suoi vertici, la Presidente Virginia Taschini e il Direttore Rodolfo Laurenti, interessatissimi alla problematica. Il professore concentra il suo sguardo su due temi bollenti: i cambiamenti climatici e il loro contrasto attraverso lo sviluppo dell’A.I., l’Intelligenza Artificiale.
Sul fronte dei cambiamenti climatici, solo notizie negative: l’area più settentrionale dell’emisfero boreale (l’Alaska e il Mar Glaciale Artico, solo per citare due esempi, ma c’è molto altro) registra rialzi di temperature più marcati che altrove, i mari si surriscaldano e innalzano il loro livello, le zone temperate si tropicalizzano, i fenomeni estremi sempre più imprevedibili e inarrestabili – Valencia docet – seminano distruzioni e morte, la risalita del cuneo salino minaccia le colture (anche le nostre!) e rende siccitosi terreni un tempo umidi e desertifica quelli siccitosi.
Sembra una resa ormai senza appello. Per chi non si arrende, non resta che un’opzione: agire. Ricercare soluzioni in ogni direzione – dall’emigrazione in aree meno a rischio al lavoro sullo sviluppo tecnologico, dall’implementazione dei Big Data al potenziamento delle capacità di calcolo, il tutto condito dalla parola magica di oggi: Intelligenza Artificiale. “Purtroppo – dice Tarolli – mentre l’America corre e investe, e la Cina si sta attrezzando per mettersi almeno in pari, l’Europa appare in drammatico ritardo”: riuscirà il Vecchio Continente a dare l’ennesimo colpo d’ala, recuperando la secolare centralità? (Orazio Bertaglia)
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