Porto ViroSuccede in città

CONCLUSO IL CICLO INCONTRI A SAN BARTOLOMEO DI PORTO VIRO.

PORTO VIRO-(RO)-Si è concluso venerdì 22 agosto, nella Sala Maggiore delle Opere Parrocchiali, il ciclo di due incontri dal titolo Pellegrini di Speranza nell’Anno Giubilare promossi dalla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo della Comunità Cristiana Sinodale di Porto Viro, per celebrare la Solennità del Santo Patrono. Gli eventi, coordinati dall’Associazione Culturale “L’Umana Avventura”, hanno proposto un focus sul tema del pellegrinaggio definito da don Alfonso nella sua introduzione,il paradigma della vita, perché la vita è chiamata ad essere un pellegrinaggio: ha un punto di partenza e un punto di arrivo, non siamo dei vagabondi, ma siamo dei pellegrini”.

Martedì 19 agosto si è svolto il primo incontro con Raffaele Peretto, geoarcheologo, tra i più importanti studiosi del territorio polesano, che ha proposto il tema “Ripercorrendo antiche romee tra Adige e Po: transiti pellegrinali in Polesine”. La sua attività di ricerca che è stata rivolta prevalentemente allo studio geomorfologico e all’evoluzione idrografica del Polesine in rapporto alle antiche presenze insediative, lo ha portato a curare molte campagne di scavo nel medio-alto Polesine. È stato direttore del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo dalla sua fondazione nel 1981, per una trentina d’anni circa e, per più di dieci anni, Presidente del Centro Polesano di Studi Storici, Archeologici ed Etnografici di Rovigo. Inoltre, su nomina del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal 2011 è “Ispettore Onorario per la tutela dei beni archeologici della provincia di Rovigo”.

Il professor Peretto, con la sua passione contagiosa per la Storia e la sua capacità di far immaginare il passato, ha proposto un interessantissimo e prezioso incontro su un aspetto poco noto della nostra storia, cioè le vie di pellegrinaggio che passavano per il Delta del Po e il Polesine e che collegavano direttamente i luoghi santi con il resto d’Europa, seguendo le antiche strade romane, in un viaggio tra storia, fede e tradizione. La sala gremita di un pubblico interessato e anche divertito dagli aneddoti narrati da Peretto, è stato altresì incuriosito dalla breve testimonianza di un ospite di eccezione, Adolfo De Stefani Cosentino, amico ed ex collega di leva durante il periodo del militare. Il tema del pellegrinaggio ha fatto ritrovare i due amici dopo cinquant’anni. Cosentino, infatti, ha parlato brevemente della sua esperienza di pellegrino per sette volte sul Cammino di Santiago, narrato in un libro di cui ha omaggiato i presenti che hanno devoluto le loro offerte libere alla parrocchia.

La serata del 22 agosto dal titolo “Il Cammino di San Giacomo: verso la Cattedrale di Compostela”, è stata invece l’occasione per ascoltare la diretta testimonianza di un gruppo di amici che ha recentemente percorso questa antichissima via di pellegrinaggio. Alessandro Naia, Nicola Marinelli, Leopoldo Beltrame, Ezio Scarpa, Paola Scuttari, Davide Cecchini e Luigi Buleghin, si sono alternati nella narrazione del loro cammino di tredici giorni da Leon a Santiago de Compostela, iniziato a Chioggia con la Benedizione speciale del Vescovo Mons. Giampaolo Dianin che ha raccomandato loro di pregare per l’imminente conclave che sarebbe iniziato proprio in quei giorni.  

Intrecciando informazioni storiche, religiose, spirituali e tecniche e vari aneddoti personali, il gruppo di amici ha raccontato questo antico percorso di pellegrinaggio nella Galizia in Spagna, dove secondo la tradizione cristiana sono custodite le spoglie dell’apostolo San Giacomo il Maggiore. Conosciuto anche come Cammino di San Giacomo, è considerato uno dei più importanti itinerari di pellegrinaggio cristiani in Europa e nel mondo e ogni anno viene percorso da quasi 500 mila pellegrini provenienti da tutto il mondo. Al loro arrivo davanti alla cattedrale di Santiago de Compostela, sono stati accolti dal suono delle campane: era appena stato eletto al soglio pontificio Papa Leone XVI.

Ma il cuore dell’incontro è stata la testimonianza che ciascuno ha dato sul senso di questo gesto di comunione fatto all’interno di un’amicizia, un pellegrinaggio che è parte di un cammino ben più ampio all’interno della Chiesa che, come diceva don Giussani, «…è come una febbre sempre più grande, è un gusto della vita». Infine, la serata si è conclusa in compagnia con un brindisi a base di sangria, la tipica bevanda a base di frutta della Penisola Iberica.

Il ciclo di incontri, che ha goduto del prezioso patrocinio del Comune di Porto Viro, ha visto la costante presenza della Giunta Comunale nella persona del Sindaco Mario Mantovan e dell’assessore Ivano Vianello e del Vicepresidente del Consiglio Sante Crepaldi.

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