DELTA DI VENERE-Visioni & trasfigurazioni – Una mostra omaggio a Sandro Zanotto – Ca’ Cornera-1 Ottobre 2022.

La mostra trae origine dal noto romanzo “Delta di Venere” di Sandro Zanotto, Rusconi Editore, 1975, sorprendente caso letterario che ha conosciuto singolare fortuna all’estero più che in Italia. Non è solo un romanzo. E’ una mappa “carnale”, un navigare dentro le viscere di un luogo che non finisce mai di incantare: il delta del Po. Il protagonista ciò che incontra lungo il fiume: la barca, l’acqua il paesaggio diventano metafore erotiche. L’eros infatti è inteso come tentativo di rientro nella natura e nella fantasia per ritrovare l’unità tra spirito e materia.
A cinque artisti contemporanei, diversi per poetica ma tutti accumunati dall’esperienza umana condivisa con lo scrittore, è stato chiesto di interpretare la narrazione del romanzo nelle sue suggestioni visionarie. Il percorso della mostra si snoda attraverso vari linguaggi espressivi: dalla fotografia al disegno, dalla scultura al video e all’installazione. Non solo la riproduzione espressiva delle pagine di Sandro Zanotto, bensì un’appropriarsene per scavarne le profondità, per esternarne il non-detto e il non-scritto, per incanalare la narrazione nelle suggestioni della forza visiva. Ecco allora che le opere, qui presentate, diventano una ricerca di significati, intimi e sacri, sull’ estremo territorio del delta: ne terra ne acqua: metafora di una precisa situazione storica di paesaggio, degenerazione dell’uomo che ha smarrito la sua identità e stenta a ritrovarla.
Sandro Zanotto (1932 – 1996) Un breve ma singolare profilo, tracciato da Gian Antonio Cibotto, nostro indimenticabile riferimento letterario, apparso sulle pagine del “IL GAZZETTINO”, in occasione della scomparsa dello scrittore: “Sandro Zanotto, padovano, trevisano, ma di elezione polesano (Lo incontravo sempre più spesso alle foci del delta, dove suole svernare la razza dei sognatori.), è stato un veneto di quelli antichi. Dotato d’una fantasia straripante, che l’introduceva a battere i sentieri più vari, dalla poesia alla narrativa, alla saggistica alla tradizione popolare. Dei suoi libri hanno scritto quasi tutti i critici maggiori, che non sono stati avari di elogi. La penso esattamente come loro. Più ancora, nel dirgli addio, mi preme dire una parola sull’uomo, che univa la comprensione all’eleganza, con uno stile da nobilomo della “Serenissima.”
Giuseppe Silvestri, affascinato dalla libertà dell’invenzione letteraria di Sandro Zanotto, intraprende un percorso artistico originale aperto ad esperienze strutturali di vinciana memoria. Il suo interesse si rivolge verso lo spazio ed il movimento. L’ambiente stesso del romanzo ed il luogo sono presenti nella progettualità dell’opera, costruita con materiali anche se fragili, con arditezze immaginifiche, verso una tendenza spazialista. Giuseppe Silvestri, 1953 – Studi artistici a Padova e di Architettura a Venezia. Si occupa dagli anni ’80 di restauro conservativo di beni artistici e storici in collaborazione con varie sovrintendenze.
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![]() visioni & trasfigurazioni 01 – 31 Ottobre 2022 Ingresso libero su Prenotazione Cell. 348 715 79 40 Ristorante su prenotazione al Cell. 340 243 00 30 |
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