Politica

Il commissariamento di Veneto Agricoltura certifica il fallimento della Giunta nella gestione delle foreste.

Azzalin (PD)-“Tra il commissariamento di Veneto Agricoltura e le nuove funzioni attribuite ad Avepa, senza sapere come si dovrà strutturare per gestirle, c’è poco da stare allegri. Sì alle nuove competenze per Avepa, no alla nascita dell’ennesima partecipata”.

Cosa sta succedendo attorno al settore primario?”. Il consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin insiste nella richiesta di spiegazione sui due provvedimenti, il primo licenziato dall’aula martedì scorso, il secondo ieri in Prima commissione. “Si è mai parlato di questo nel Tavolo verde, c’è stata una concertazione con le organizzazioni agricole con cui la Giunta si dovrebbe confrontare in vista della programmazione? Evidentemente non sono questioni di poco conto, visto che la conferenza annuale di inizio estate sull’andamento del settore, in programma questa mattina, è stata annullata. Davvero vogliono farci credere che si tratta di ragioni tecniche?”.

“La scelta di commissariare Veneto Agricoltura è un’ammissione esplicita del fallimento della Giunta. Sulle foreste non è stato fatto niente, nonostante i numerosi solleciti visto che i problemi erano e sono noti ben prima di Vaia. Tirare in ballo oggi l’uragano, a distanza di quasi un anno, è la conferma che ci sono dei ritardi inaccettabili nel post emergenza. È paradossale, dopo aver disgregato le competenze sul settore, parlare di riunificazione delle competenze. Per di più, annunciando a fine legislatura l’intenzione di fare un Pdl nel prossimo mandato, anziché proporlo adesso. Un anno fa a Veneto Agricoltura sono stati trasferiti i forestali, oggi viene commissariata e si rimette tutto in discussione non si sa né perché né con quali obiettivi. Non è un commissariamento di tipo sanzionatorio e neppure è stato creato un nuovo e diverso soggetto giuridico per sostituire Veneto Agricoltura, con la conseguente necessità di disciplinare la fase transitoria di successione fra due enti diversi. È un modo di procedere sbagliato e una misura oggettivamente sproporzionata”.

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