Genovesi e le iperboliche sadiche corse dei primi del Novecento.
CANDA-(RO)-Un singolare umorismo britannico carico di autoironia ed un pizzico di follia, così come è stato il messaggio della serata, ha fatto sorridere il numeroso pubblico di Tra ville e giardini, la popolare rassegna di spettacolo dal vivo che ieri sera, 21 luglio, ha fatto tappa nella tenuta Le Campagnole, a Canda. Ad esibirsi l’autore, scrittore e commentatore di ciclismo per passione, Fabio Genovesi, con il suo monologo “Tutti primi sul traguardo del mio cuore”, dedicato alla sana follia di cui la bicicletta è una metafora, in contrapposizione alla follia cattiva, quella di tutte le guerre presenti e passate. Una magnifica location agreste, con lo sfondo dei campi di mais, immersi nel frinire delle cicale ha fatto il resto della magia.
Con piglio divertito e divertente, l’autore ha raccontato del sogno dei suoi zii di vederlo correre al Giro d’Italia, del tifo sfegatato per un campione uzbeco, del fatto di essere arrivato al Giro come scrittore, ma soprattutto, del significato del mondo della bicicletta, del suo periodo epico, alla nascita del mitologico Tour de France nel 1903: una scommessa che solleticava il godimento di Henri Desgrange, direttore del giornale l’Auto per aumentare le vendite ed affossare il rivale “Le velò”. “Il ciclismo è uno sport praticato da masochisti e guardato da sadici”, la massima di Genovesi. Solo così si spiegano le corse massacranti con clima catastrofico, le bici di 20 chili senza cambio, su e giù per le Alpi e i Pirenei, le regole sadiche per cui nessuno poteva aiutare il ciclista e lui doveva partire e arrivare al traguardo con gli stessi vestiti, col sole e con la neve. “E siccome Dio è un tifoso, nelle gare mandava tutta l’acqua del mondo”. La bicicletta diventa una metafora della vita, che rende belli e folli, allo stesso tempo, che fa soffrire tutti allo stesso modo. Mentre la prima guerra mondiale, follia reale e incomprensibile come tutte le guerre anche quelle contemporanee, si portò via tutti i grandi iperbolici campioni del Tour de France di quegli anni..
“Grazie al dottor Giuseppe Cademartiri – ha esordito nella presentazione il sindaco di Canda Simone Ghirelli, che orgogliosamente ha accolto la macchina organizzativa di Tra ville e giardini – che ci ospita in queste serate, che noi, anche se siamo un piccolo comune, il più piccolo della rete, abbiamo voluto fin dagli inizi, perché abbiamo creduto fin da subito che mettere al centro la cultura è motivo di crescita per tutti”. Quindi ha ringraziato giustamente i tanti volontari di Canda che hanno allestito l’area spettacoli e tenuto il servizio d’ordine in modo impeccabile. “Questi sforzi sono davvero il risultato dell’impegno e della dedizione della comunità – ha detto il presidente della Provincia di Rovigo, ente che promuove e finanzia la rassegna con l’intervento imprescindibile di Fondazione Cariparo – Lo spirito di Tra ville e giardini è valorizzare angoli meravigliosi del nostro Polesine come quello di stasera, con proposte culturali per i polesani, ma anche per tutti quelli che ci verranno a trovare”. “Tra ville e giardini è una grande squadra – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, a rappresentare il contributo della Regione del Veneto – un modo esemplare di fare sistema che consente alle proposte culturali di spessore artistico di arrivare in tutti i centri anche quelli più piccoli. Questa di stasera è una tenuta fantastica, che non conoscevo e poi si parla di bicicletta che è da sempre simbolo di libertà e scoperta di nuovi luoghi, che è poi l’impegno di Tra ville e giardini”. “Grazie al pubblico – ha detto la consigliera alla cultura Lucia Ghiotti – perché ha compreso lo spirito di questa rassegna. In cartellone quest’anno abbiamo tutti spettacoli particolari, che toccano tematiche varie, di livello altissimo con un prezzo accessibile”. Al direttore artistico Claudio Ronda, il compito di introdurre lo spettacolo, non senza prima aver richiamato alla presenza di Emergency Rovigo. “Vi invito a seguire tutti i nostri eventi – ha detto Ronda – anche quelli con nomi non altisonanti, perché sono sempre artisti che hanno qualcosa da dire e solleticano la nostra curiosità. Magari potremo scoprire artisti che non conoscevamo: anche questo è nello spirito di Tra ville e giardini”.
Tra ville e giardini è un progetto di Claudio Ronda, promosso ed organizzato dalla Provincia di Rovigo col contributo della Regione del Veneto in ambito RetEventi, col contributo di Fondazione Cariparo e l’organizzazione tecnico-logistica di Ente Rovigo Festival. In partnership con i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Corbola, Crespino, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, San Bellino.
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