L’ISOLA FELICE DELLO SPORT GIOVANILE.
PORTO TOLLE-(RO)-Il comune di Porto Tolle cuore del Delta del Po, oltre ad essere un gioiello naturalistico e una delle massime attrazioni per la nostra provincia, può vantare anche un’altra eccellenza, questa volta in ambito sportivo. Qui i risultati, seppur lodevoli non c’entrano e neppure il pedigree di una società storica nel mondo della pallavolo come lo Scardovari Volley.
Una squadra in particolare è salita agli onori della cronaca, una giovane under 14 femminile, che fino alla scorsa stagione non esisteva e che a dire il vero è nata come un’accozzaglia di giovani ragazzine che per lo più non avevano mai calcato un campo di pallavolo. Tutto l’estate scorsa sembrava presagire un’annata disastrosa, ma i giovani si sa, sono sempre ricchi di sorprese e in barba a tutti le portotollesi si sono ritagliate un ruolo da protagoniste assolute sia in campionato che in coppa, dove sono arrivate addirittura alle semifinali.
La notizia, però non è questa, quello che ha veramente sorpreso, anche se non dovrebbe, è la magia che si è creata tra giocatrici, genitori e staff. Sono diventati famosi nell’ambiente pallavolistico i terzi tempi in stile rugby nei dopo gara. Vere e proprie feste per locali e ospiti organizzate con grigliate e cene, per ribadire la vera importanza dello sport, in un’epoca in cui purtroppo questi valori sembrano andati persi. Con genitori che troppo spesso danno il cattivo esempio con comportamenti disdicevoli sulle tribune, arrivando alle esagerazioni dei più recenti fatti di violenza che si verificano sempre più spesso.
La ciliegina sulla torta di questa stagione da incorniciare è stata il weekend ad inizio estate in un casolare di Bagno di Romagna. Un’occasione per unire ancora di più questo gruppo, a cui hanno partecipato tutti i genitori e le giocatrici. Le cavallette così vengono soprannominate le giovani under 14, più per la loro voracità che per la capacità di salto, hanno trascorso tre giorni in completa autogestione, tra passeggiate nei boschi e tuffi dalla meravigliosa cascata appena fuori dalla porta di casa. Tre giorni che rimarranno indelebili nella loro memoria e che hanno avuto il potere di dimostrare che uno sport di squadra non è fatto solo per i risultati, non si tratta solo di saltare o colpire una palla, ma di far parte di qualcosa di più grande e straordinario.
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