Rosolina

A Rosolina una serata per ricordare Giacomo Matteotti, a cent’uno anni dal suo assassinio.

ROSOLINA-(RO)-A cent’uno anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti, il Centro Socio-Culturale di Rosolina, con il patrocinio del Comune di Rosolina, organizza una serata di approfondimento storico e civile per ricordare una delle figure più emblematiche della nostra storia repubblicana. L’evento si terrà mercoledì 21 maggio dalle  ore 20:45 presso l’Auditorium Sant’Antonio.

Relatore dell’incontro sarà Diego Crivellari, autore – insieme al giornalista Francesco Jori – del libro “Giacomo Matteotti, figlio del Polesine. Un grande italiano del Novecento”. A moderare la serata sarà la professoressa Gioia Beltrame.

Matteotti, parlamentare socialista polesano, venne rapito e assassinato a Roma il 10 giugno 1924 da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini. Il suo omicidio scosse profondamente il Paese, segnando una delle pagine più drammatiche e decisive nella storia dell’Italia del Novecento. Il libro di Crivellari e Jori ricostruisce la vicenda umana e politica di Matteotti, partendo dalle sue radici nel Polesine – terra povera ma viva di fermenti sociali – dove fin da giovanissimo si impegnò a fianco dei contadini e delle classi subalterne, in difesa dei loro diritti e della loro dignità.

L’opera approfondisce il percorso che lo condusse a diventare una delle voci più lucide e intransigenti del socialismo riformista italiano, fino al celebre discorso del 30 maggio 1924 alla Camera, in cui denunciò senza mezzi termini brogli e violenze fasciste. Un intervento che segnò la sua condanna a morte. Il volume, arricchito da una vasta documentazione, restituisce al lettore il ritratto di un intellettuale e uomo politico che fece della verità e della giustizia la propria missione, pagando con la vita la sua coerenza. Il Centro Socio-Culturale di Rosolina vi invita a partecipare a questa serata di alto valore culturale e civile, per rendere omaggio a una figura che, a distanza di un secolo e un anno, continua a interrogarci e a parlare con sorprendente attualità.

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