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Gabriella Greison inchioda la platea-Storia di Leona Woods e della prima bomba atomica.

CENESELLI-(RO)-Un monologo vivo e trepidante, denso di circostanze, intenso per interpretazione, dirompente per il racconto lucido del test dello scoppio della prima bomba atomica. Gabriella Greison, fisica e scrittrice, ha letteralmente inchiodato la platea di Tra ville e giardini 2025, che per uno scherzo della sorte, si è dovuta riparare nel palazzetto dello sport di Ceneselli, a causa delle avverse previsioni meteo di domenica 13 luglio. L’allestimento di fortuna, con l’illuminazione a occhio di bue e il caldo afoso che ricordava i laboratori di Los Alamos, ha conferito più pathos e giusta ambientazione al racconto duro, in prima persona, di Leona Woods, l’unica scienziata donna a lavorare al progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica all’uranio e al plutonio. Vicende e pensieri di Leona Woods sono entrati nel libro di Gabriella Greison “La donna della bomba atomica” edito da Mondadori, ed anche nell’omonimo spettacolo teatrale, che qui si rappresentava.

Il numeroso pubblico era in silenzio trepidante ed ha vissuto insieme a Leona, la sua quotidianità, la misurazione delle particelle con il trifluoruro di boro, la pila atomica, l’uranio arricchito, una città afosa e colorata dove gli scienziati non potevano parlare con la gente, le discriminazioni verso di lei unica donna di 15 scienziati uomini, l’esuberanza di una ragazza di 23 anni che si voleva realizzare nel lavoro di fisica, contenta del bello stipendio e degli straordinari macchinari che erano in uso ai laboratori di Los Alamos. Pagine di storia e respiro di un’epoca emergono prepotenti, da un cassetto dimenticato o mai aperto. “La storia delle donne va raccontata – ha detto Greison, nel post spettacolo – perché non serve solo a loro stesse, ma serve a tutti”. ”Io ho fatto – racconta Greison nei panni di Leona – tutto quello che ha fatto Enrico Fermi, solo con 19 anni di meno e pure incinta”. Sconvolgente il racconto dello scoppio della prima bomba atomica della storia al Trinity Test di Alamogordo: spartiacque della civiltà. Fu allora che gli scienziati presero coscienza di cosa avevano creato; l’80 per cento di loro, fra cui Enrico Fermi, vero ispiratore di tutto il progetto Manhattan ed Arthur Compton, il Nobel esperto di fisica quantistica, si opposero con una petizione alla deflagrazione della bomba su una città abitata. Non così Robert Oppenheimer, che secondo Leona, più che un fisico era un pr con la politica. E avvenne che gli Usa sganciarono due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, esattamente ottanta anni fa, il 6 e 9 agosto del 1945. Da quell’ecatombe, gli scienziati ne uscirono sconvolti, e Leona, che fino ad allora era rimasta totalmente inconsapevole, si diede alla botanica, perché aveva bisogno di dare vita e non morte.

Una serata davvero speciale per Tra ville e giardini, sempre attenta anche alle tematiche contemporanee. “Ringrazio per la presenza di Emergency – aveva detto il direttore artistico Claudio Ronda, nei discorsi introduttivi – in una serata come questa in cui si parla di guerra e pace. Nell’ottantesimo anniversario di Hiroshima e Nagasaki ci tenevamo a portare questo progetto teatrale”.

La serata è stata avviata dal sindaco di Ceneselli Angela Gazzi, che ha ringraziato tutti gli organizzatori: Provincia di Rovigo, Regione del Veneto, Fondazione Cariparo, Ente Rovigo Festival ed i 15 comuni partner, “fra cui anche quest’anno, Ceneselli è protagonista”, ha chiosato. Ai saluti iniziali si sono uniti Lucia Ghiotti, consigliera provinciale alla Cultura e l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari. “Lo spettacolo di stasera si situa nel filone della riscoperta della vita e delle opere di donne straordinarie – ha detto Ghiotti. – È un momento culturale di grande spessore, come tutti quelli che cerchiamo di proporre da 26 anni con Tra ville e giardini”. “È sempre emozionante partecipare a queste serate – ha commentato l’assessore Corazzari. – Nell’ambito del progetto Reteventi collaboriamo in squadra con le province per proporre spettacoli dal vivo di altissima qualità. Le risorse spese hanno un effetto moltiplicatore sui territori. Ringrazio i tecnici, i volontari, la sicurezza, il Comune di Ceneselli per l’allestimento all’ultimo momento dovuto al cambio di location, che sono riusciti ugualmente a regalarci questo prezioso momento”.

Tra ville e giardini è un progetto di Claudio Ronda, promosso ed organizzato dalla Provincia di Rovigo col contributo della Regione del Veneto in ambito RetEventi, col contributo di Fondazione Cariparo e l’organizzazione tecnico-logistica di Ente Rovigo Festival. In partnership con i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Corbola, Crespino, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, San Bellino.

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