Venezia: Restaurato il Monumento ai Caduti ACTV in Riva degli Schiavoni.
VENEZIA – Torna a risplendere il monumento ai caduti dell’ex ACNIL, oggi ACTV (Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano), collocato in Riva degli Schiavoni. Un segno concreto di memoria restituito alla città grazie all’iniziativa promossa dal Gruppo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) di Venezia, realizzata con il contributo dell’associazione “Duri i Banchi” e affidata alle studentesse dell’Università Internazionale dell’Arte (UIA)di Venezia, guidate da una docente e con il supporto della Soprintendenza ai Beni Architettonici. Un intervento che intreccia memoria collettiva, esperienza formativa e cura del patrimonio storico della città.
Il monumento, deteriorato dagli agenti atmosferici e dallo smog delle unità navali, aveva visto compromessa la leggibilità dei nomi incisi sulla pietra. Sul lato nord, campeggia un leone marciano in “moeca” con sotto la scritta “Il personale dell’azienda ai suoi caduti-25 Aprile 1950”;Sul lato di ponente sono riportati i nomi di 31 membri di equipaggi dell’ACNIL (Azienda Comunale Navigazione Interna Lagunare) caduti durante il servizio in tempo di guerra; sul lato di Levante, quelli delle imbarcazioni sequestrate dalla Regia Marina e dall’Esercito Italiano, poi affondate sotto i colpi di forze anglosassoni e sul lato sud la riproduzione di una pala del timone.
Tra le imbarcazioni citate, il piroscafo Giudecca, che durante il servizio pubblico da Chioggia a Venezia venne affondato all’altezza di Pellestrina il 13 ottobre 1944:fu una strage di persone innocenti. La sua tragica sorte segnò profondamente l’azienda di trasporto pubblico e l’intera città. Il nome del Giudecca, scolpito nella pietra, è divenuto con il tempo simbolo di un’intera generazione che, pur nei giorni più bui del conflitto, garantì con coraggio e dedizione la continuità del servizio pubblico lagunare. Il suo affondamento rappresenta una delle pagine più dolorose della storia veneziana, ma anche una delle più nobili, per lo spirito di servizio e il profondo senso del dovere dimostrato.
È proprio attraverso il ricordo del Giudecca che si crea un ideale ponte tra due “ottantesimi”: quello del secondo conflitto mondiale e quello della nascita del Gruppo ANMI di Venezia, fondato nel 1945 in una città martoriata, ma mai piegata. «L’80% dei nostri soci proviene proprio dall’ACTV, erede dell’ACNIL. Per molti di noi quei nomi incisi sul monumento non sono solo storia, ma persone conosciute, familiari» – ha dichiarato Rudy Guastadisegni, presidente del Gruppo ANMI di Venezia, sottolineando il valore affettivo e morale dell’iniziativa. Le operazioni hanno riguardato la pulitura della pietra, il consolidamento delle superfici e la valorizzazione del pilo, sul quale sventola ogni giorno dell’anno il gonfalone di San Marco; durante le cerimonie ufficiali, invece, viene issato il tricolore, a testimonianza del profondo legame tra identità locale e appartenenza nazionale
«Ringraziamo il Gruppo ANMI di Venezia per la costante attenzione alla memoria, l’Università Internazionale dell’Arte per il prezioso lavoro eseguito, e l’associazione “Duri i Banchi” per il contributo che ha reso possibile questa operazione – ha commentato Gianluca Cuzzolin, direttore di ACTV –. Questo monumento rappresenta un capitolo fondamentale della nostra storia aziendale e della città». Venerdì 23 maggio alle ore 16.30 si svolgerà l’inaugurazione del monumento ai Caduti con Pilo, in Riva degli Schiavoni e a seguire una breve cerimonia commemorativa. Le autorità locali saranno presenti per rendere omaggio ai caduti e riaffermare il valore della memoria come patrimonio condiviso da preservare e trasmettere alle future generazioni. Guendalina Ferro
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