LendinaraSpettacoli ed eventi

La musica, un’arma pacifica contro la guerra.

LENDINARA-(RO)-“Duo di tutto” era il titolo del concerto, ma anche trio e multipli. Ogni cosa al grado superlativo, dalla logistica, all’accoglienza, dalla partecipazione di pubblico (un soldout da 800 persone), alla sicurezza, dagli applausi scroscianti con cori accompagnati alla chitarra, al “Tanti auguri” intonato allo scoccare della mezzanotte (il 31 è il compleanno di Neri Marcorè), al messaggio di pace, rafforzato dalla presenza di Emergency Rovigo: tutto questo e anche di più all’evento musicale di Neri Marcorè con Domenico Mariorenzi, mercoledì, 30 luglio, hanno invasato la sterminata platea del parco di Ca’ Dolfin Marchiori, a Lendinara, con una playlist personalissima, ma condivisa dalla cultura musicale comune, sulle note dei monumenti del nostro cantautorato italiano e qualche pezzo in inglese “per giustificare i soldi spesi per i miei studi al liceo linguistico e alla scuola d’interpreti”. Questo appuntamento culturale del cartellone della rassegna provinciale Tra ville e giardini è assunto al rango quasi di una seconda apertura della stagione, per gradimento, partecipazione, organizzazione, forze schierate.

La serata è stata salutata col garbo che le è congeniale dal sindaco di Lendinara Francesca Zeggio, che ha dato il benvenuto al pubblico e ringraziato tutto il suo staff dell’amministrazione e della biblioteca, della Pro loco, della Protezione civile e dell’Anc-Associazione nazionale Carabinieri in congedo e, non per ultima, la proprietà Marchiori. “Attraverso la cultura – ha concluso Zeggio – si può ben ripudiare la guerra”. Tutti gli organizzatori erano schierati in grande spolvero. Il presidente della Provincia Enrico Ferrarese ha ricordato la “doppia peculiarità” di Tra ville e giardini: “portare proposte culturali di grandissima qualità e farlo in contesti di eccellenza, anche nei piccoli comuni dove lo sforzo di amministratori e volontari è importante e dà un risultato collettivo”. Ha quindi ringraziato i due partner principali della Provincia, Regione del Veneto e Fondazione Cariparo. Per la prima, era presente la consigliera Laura Cestari che ha segnalato la bellezza di “vedere il parco così gremito”. “La cultura deve essere e tornare un volano dell’economia e dello sviluppo – ha detto Cestari. – La Regione non può mancare di sostenere Tra ville e giardini, dove i Comuni, abbandonato il campanilismo, hanno deciso di unirsi in nome della cultura”. Quindi il turno della consigliera provinciale alla cultura Lucia Ghiotti, che ha presentato la serata, mentre il direttore artistico Claudio Ronda ha ricordato al pubblico di dare fiducia anche agli artisti meno noti, partecipando agli eventi di Tra ville e giardini.

Un concerto di musica e di commento ai brani, dove Marcorè canta e si accompagna con la chitarra, supportato dall’amico polistrumentista, il bravo Domenico Mariorenzi, il quale passa disinvoltamente dalla chitarra acustica al piano, all’armonica. Apertura giocosa con “Mrs Robinson”, immortale colonna sonora de “Il Laureto” (1967) di Simon & Garfunkel. Una dichiarazione d’amore per la musica con “Venderò” di Edoardo Bennato e “Ho messo via” di Ligabue e poi tutto il racconto umoristico del famoso furto della Gioconda dal Louvre, nel 1911. Bene sintetizzato in “Monna Lisa” di Ivan Graziani. “Felicità” di Lucio Dalla, è uno dei momenti più intesi del concerto. Nella successiva frazione, le parole pesanti dei cantautori rubano quasi il posto della musica. È il momento di Dario Brunori Sas, “La vita pensata”, che serve ad introdurre il Faber di cui eseguono “Hotel Supramonte”, ispirata dal tragico episodio del sequestro in Sardegna. “I nativi americani l’avevano già scoperta l’America. – commenta Marcorè – Potevate chiedere, che ve lo dicevano subito che esiste l’America! Così, ve ne stavate a casa vostra, che era pure meglio per tutti”. Il genocidio dei nativi americani introduce al tema della guerra, più che mai attuale. “Fiume Sand Creek” di De Andrè: tutto il pubblico canta a squarciagola. “La guerra di Piero” lo stesso: è un canto dai toni di conferma, più che di gioiosa condivisione. “Qui c’è Emergency – ricorda Marcorè – fondata da Gino Strada che ci manca tanto. Lui teorizzava l’abolizione della guerra. Lo vediamo nelle guerre moderne, sono sempre le persone civili e i bambini a soffrire”. Si levano ovazioni di approvazione. Poi il concerto vira sulla canzone d’amore, brani non scontati e anche poco spolverati. Giorgio Gaber “Quando sarò capace d’amare” e “Il dilemma”. Avvio verso il finale con facezie e batture sui rispettivi due cognomi e tutte le varianti d’errore sentite nel corso degli anni; una poesia monovocalica “Vidi i ciclisti” apre a “Il bandito e il campione” di Francesco De Gregori e alla chiusura con “La storia siamo noi”. Il bis, a grande richiesta, è un altro pezzo di concerto con Battisti e Fossati: il pubblico canta “Motocicletta”, accompagnato da Marcorè alla chitarra ed esplode un’apoteosi di godimento. Scoccata la mezzanotte parte dalla platea il “Tanti auguri” per Neri Marcorè, che chiosa “un compleanno indimenticabile”.

Tra ville e giardini è un progetto di Claudio Ronda, promosso ed organizzato dalla Provincia di Rovigo col contributo della Regione del Veneto in ambito RetEventi, col contributo di Fondazione Cariparo e l’organizzazione tecnico-logistica di Ente Rovigo Festival. In partnership con i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Corbola, Crespino, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, San Bellino.

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