Porto ViroSolidarietàSuccede in città

Lions Club “Contarina-Delta Po” E BANDIERA GIALLA, AFFINITA’ ELETTIVA TRA PRESIDENTI.

PORTO VIRO-Non occorre scomodare Goethe: basta mettere insieme due realtà che vivono per aiutare i bisognosi, fanno del bene traendone gioia e divertimento, non pongono limiti al loro campo d’azione e operano anche ben oltre i propri confini geografici: e troverai la spiegazione dell’evidente affinità tra due realtà che nel mondo del volontariato polesano non temono confronti.

Rossano Doati è il Presidente del Lions Club “Contarina-delta Po, uno degli innumerevoli club che compongono il Lions International, l’Associazione di Servizio più grande del mondo, con quasi un milione e mezzo di soci sparsi in 210 nazioni del pianeta.

Davide Sergio Rossi è Presidente di “Bandiera Gialla”, quello che qualcuno ha definito “il volto della solidarietà a Rovigo”. Bancario in quiescenza, è partito nei mitici anni sessanta con una band di amici, tutti innamorati degli indimenticabili motivi deiRuggenti Anni 60, nome con cui hanno battezzato il gruppo e ottenuto lusinghieri successi. Un periodo di malattia l’ha costretto ai box per quasi tre anni, ma – superato il momento critico – degli anni 60 ha portato in giro la musicalità, il divertimento e – soprattutto – i sentimenti.

Da lì il passo è stato breve: ed è nata “Bandiera Gialla”. Dotazioni: un furgoncino, 3-4 persone e tanta buona volontà di andare a raccogliere la frutta e verdura che avanza alla centrale ortofrutticola di Lusia e, dopo averla pulita, portarla ai bisognosi. Poi, l’allargamento degli orizzonti, la collaborazione con il Banco Alimentare di Verona, oltre 300 famiglie da aiutare in collaborazione con le parrocchie e la Caritas, l’incontro con alcuni imprenditori sensibili ed illuminati che hanno donato dei frigoriferi per la conservazione del “fresco e surgelato”, il raggiungimento dell’autofinanziamento, il coinvolgimento di ben 22 Comuni, l’ingresso nel circuito degli Empori alimentari promossi dal CSV (Centro Servizi Volontariato), una rosa di oltre 1800 soci volontari che non solo non guadagnano un euro, ma pagano una quota che consente loro di affrontare le spese necessarie ed urgenti. Per arrivare infine ad attraversare il mare e – con il loro Rovigo for Africa – gestire ospedali e relativi medici, costruire pozzi, inaugurare scuole in quel continente: il tutto nella massima trasparenza e ignorando l’immancabile velo di invidia e gli automatici contrasti con la politica che subito si alzano quando una cosa funziona. Fatica? Sconforto? Certo! Ma il divertirsi facendo del bene ripaga di tutto: parola di Davide Sergio Rossi”. Orazio Bertaglia.

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