Ambiente e territorioCuriosità

Deturpato il Cippo Marciano che ricordava uno dei tagli dell’Adige.

VENETO-E’ stato deturpato il Cippo Marciano che ricordava uno dei tagli dell’Adige. Il Cippo “Fasolo” che ricorda uno dei 4 tagli dell’Adige nella zona di Pettorazza Grimani detto appunto Fasolo non c’è più, almeno per il momento. Sembra quasi sia calata una sorte di maledizione attorno ai beni storici fatti erigere dalla Serenissima. Pare non aver fine la deturpazione e l’incuria del nostro glorioso passato che vide protagonisti i nostri Avi, fianco a fianco con le autorità della Veneta Repubblica nella salvaguardia e messa in sicurezza del territorio polesano dalle continue alluvioni e rotte dell’Adige.
Questa volta la deturpazione non è dovuta allo scorrere del tempo, alle continue intemperie, o soprattutto all’ incuria dell’uomo. Stavolta la causa probabilmente è dovuta ad un atto vandalico o ad un atto di negligenza di qualche mezzo pesante, forse una manovra riuscita male.

Pettorazza Grimani il paese dei 4 Tagli sull’Adige

Ci troviamo solo ad un paio di chilometri dal famoso Cippo raffigurante un Leone di san Marco di cui scrissi alcune settimane fa denunciandone le condizioni di incuria in cui versava. La differenza stavolta è che ci troviamo nel bel mezzo del territorio comunale di Pettorazza Grimani sull’argine destro dell’Adige nell’intersezione tra la strada arginale e via Palazetto.  Qui a bordo strada un cippo da secoli ricordava uno dei Famosi Tagli operati dalla Serenissima Repubblica Di Venezia sull’Adige (Taglio Fasolo). Esso da alcuni giorni e’ stato letteralmente “Frantumato”.

In queste zone tra il 1782 e il 1784 la Veneta Repubblica dovette affrontare l’impresa di modificare il corso del letto del fiume Adige non una ma bensì 4 volte a causa delle ormai insostenibili rotte e tracimazioni dell’Adige. Con la perdita di tale Cippo perdiamo un valore simbolico e storico inestimabile, poiché esso è una testimonianza indelebile (taglio Fasolo anno 1783) lasciata da chi si prodigò con sudore e tenacia alla salvaguardia delle terre Venete-Polesane messe dall’irruenza del fiume stesso.

A rendere noto l’accaduto e darcene notizia sin dal primo momento il Presidente dell’Associazione “Tarassaco” Matteo Cesaretto. Un’organizzazione la sua di volontariato per la salute, il sociale e l’ambiente con sede proprio a Pettorazza Grimani.
Matteo oltre a farci partecipe delle condizioni del Cippo, mette in evidenza che l’Associazione “Tarassaco” sensibile alle tematiche riguardante l’ambiente, ha pure a cuore il patrimonio culturale legato visceralmente al territorio stesso, e cerca dove è possibile di fare in modo che la tutela e la salvaguardia avvenga per entrambi; Ambiente e Patrimonio Culturale.

Il Presidente Cesaretto inoltre ci tranquillizza, che l’Associazione “Tarassaco” non ha perso tempo e dopo poche ore dall’accaduto si è messa subito al lavoro mettendo al riparo i resti del cippo da eventuali ulteriori atti vandalici, ed ha già denunciato nella giornata odierna l’accaduto alle tutte le autorità competenti. Ora prosegue Matteo attendiamo una risposta repentina, e di buon senso, da parte di tutte le Autorità. La priorità deve essere l’immediato restauro del Cippo, e la sua messa in sicurezza in modo tale che il “Taglio Fasolo” possa tornare ad indicare e ricordarci che grande impresa i nostri Avi e la Repubblica di Venezia fecero modificando il corso del fiume Adige.

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