Rosolina

Emergenza energetica a Rosolina.

ROSOLINA-(RO)-“Cosa intende fare il Comune di Rosolina contro il caro bollette?”, se lo chiede il giovane consigliere comunale a Rosolina, Francesco Biolcati.  “Quest’anno – continua – nel comune di Rosolina, come in tutta Italia, le imprese e soprattutto le famiglie hanno ricevuto importanti rincari delle bollette dell’energia elettrica e del gas. Questa situazione, purtroppo, non sembra destinata a trovare una soluzione nel breve periodo. Partendo dalla dichiarazione dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che sottolinea come la crisi energetica generalizzata non prema solo direttamente sui cittadini – come se questo non bastasse – ma stia cominciando a far sentire la propria enorme pressione anche su tutti gli enti territoriali; e considerando che il Governo italiano ha introdotto razionamenti del consumo energetico agli enti pubblici, dunque anche al nostro comune, mi sono sentito in dovere di chiedere un’iscrizione nell’ O.d.G. della seduta del consiglio comunale di Rosolina del 29 settembre, sul tema”.

“In particolare – precisa Biolcati – su come l’amministrazione comunale intenda far fronte a tali rincari. Da un lato ci sono gli strumenti e le attività di efficientamento da fare all’interno degli edifici pubblici. Qui mi riferisco ad un energy manager, all’aggiornamento dei piani di illuminazione pubblica e gestione delle utenza. Ho chiesto, inoltre, se e quali valutazioni siano state fatte su come sostenere la cittadinanza per ridurre la pressione del caro bollette, supportando, prima di tutto, le fasce più deboli nel pagamento delle bollette delle utenze domestiche”. “Come consigliere comunale di Rosolina – conclule Biolcati – mi sento in dovere di portare all’attenzione questa seria problematica e spero che altri consiglieri possano unirsi a questa mia richiesta poiché in questo momento di difficoltà è indispensabile aprirsi al confronto per analizzare e vagliare tutte le possibili soluzioni con l’obiettivo, spero comune, di realizzare una rete di protezione sociale che non lasci famiglie e realtà produttive abbandonate a sé stesse”.

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