PoliticaPorto ViroSuccede in città

Adriatic LNG-Forza Italia in difesa degli interessi di Porto Viro.

PORTO VIRO-Una recente disposizione ministeriale stabilisce che il rigassificatore al largo di Porto Levante, nel Comune di Porto Viro, insiste in realtà nel vicino Comune di Porto Tolle. Questo in evidente contrasto con i decreti precedenti, che da 20 anni a questa parte hanno sempre dato per assodato che il territorio interessato dall’impianto di rigassificazione fosse quello portovirese.

In particolare il dm del 21 gennaio 2009, concernente l’autorizzazione integrata ambientale, rinnovata poi nel 2016 il decreto del 22 febbraio 2022 emanato dall’attuale Ministero della Transizione Tecnologica. “È difficile pensare che possa avere seguito una disposizione del genere – dichiara Enrico Bonafè, dirigente provinciale di Forza Italia per il dipartimento ambiente e candidato nella lista Maura Veronese sindaco – perché è alquanto bizzarro che a distanza di 20 anni il governo riveda la posizione nell’area in cui è stato costruito il rigassificatore, a danno della nostra città. Oltretutto, Porto Viro, insieme ad altri comuni interessati al passaggio delle tubazioni del gas, ha presentato in Conferenza dei servizi a Venezia tutte le documentazioni necessarie alle concessioni.

Tra questi comuni però non c’è Porto Tolle. Come già anticipato dalla sindaca Maura Veronese, il Comune di Porto Viro intende ricorrere al Tar impugnando questo ultimo decreto che sovverte le precedenti disposizioni e l’autorizzazione dell’allora Ministero dell’Ambiente”. “Inoltre – aggiunge Bonafè, con soddisfazione – il partito che rappresento qui a Porto Viro ha già dato il suo appoggio alla nostra causa. Giovedì 26 maggio scorso hanno fatto visita a Porto Viro la senatrice Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, la senatrice Roberta Toffanin e il deputato Piergiorgio Cortellazzo: senatori e parlamentari di Forza Italia hanno garantito che questa vicenda sarà presa in carico e verranno proposte interrogazioni e interpellanze per chiarire la situazione. “Ogni rinnovo è stato legato a Porto Viro – dichiara la senatrice Bernini – quindi non capisco il senso di questa decisione. Il provvedimento non ha una motivazione: non spiega il motivo per cui sono passati da compensare un loco all’altro. Quindi, se non c’è una motivazione, se non c’è un senso, gli accordi compensativi ritornano su Porto Viro”. “Siamo convinti che questo sia solo un errore – conclude Bonafè – e che soprattutto grazie ai nostri parlamentari e alle azioni della nostra amministrazione comunale, si trovi una rapida soluzione”.

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