AdriaLavori pubblici

La ciclabile Adria-Valliera è stata studiata per la sicurezza dei cittadini.

Nel futuro di Adria la ciclopedonale Adria Valliera è destinata a far parte della ciclopolitana. Una infrastruttura viaria che raccorderà le varie ciclabili esistenti e quelle che verranno studiate e programmate insieme ai comitati di frazione e quartiere. Una progettualità più volte annunciata dal Sindaco Barbierato e dall’assessore Marco Terrentin che guarda al futuro per far diventare Adria una città più sostenibile e a misura di famiglie. Un obiettivo importante per  l’amministrazione civica, per il quale  il lavoro di squadra  tra tecnici e amministratori è stato svolto  in sinergia per rispondere alle richieste di messa in sicurezza della mobilità lenta,  tra la frazione di Valliera e il centro cittadino.

In merito alle esternazioni dei consiglieri di opposizione, il consigliere Comunale Giuliano Beltrame risponde a tono al Pd  “A prima vista si può ben capire che la proposta del Pd è fatta da persone che non vivono a Valliera e, pertanto, non conoscono ne il territorio ne la sua conformazione. Analizzando punto per punto, si evince la volontà di far passare la ciclabile a Sud della Ferrovia. Quello che non si capisce è da dove vorrebbero farla partire e per questo cerco di fare delle ipotesi. Primo farla partire dal passaggio a livello? Questo è improponibile per questioni di sicurezza e di spazio. Non credo che RFI rilasci un permesso di far partire una ciclabile all’interno di un passaggio a livello per farla proseguire in prossimità delle rotaie, perché mancherebbero le condizioni di sicurezza.

Seconda alternativa quale sarebbe? Farla partire da Via Pellestrina Sud? Per arrivare a Via Pellestrina Sud si dovrebbe arrivare alla strada arginale del Canale, prendere la ciclabile arginale fino alla discesa, pericolosa, e sottolineo pericolosa di Via Pellestrina che si trova subito dopo la vecchia Chiesa di Valliera e procedere per altri duecento metri fino ad arrivare al vecchio passaggio ferroviario chiuso a sbarre per poi procedere in mezzo alla campagna fino ad arrivare alla strada   dell’Ecocentro. La terza proposta? Farla partire dall’incrocio di Valliera, farla procedere lungo la Regionale per circa 300 metri fare un sottopasso per attraversare la ferrovia e dopo circa altri 300 metri immettersi nella strada in corrispondenza dell’Ecocentro. Proposta alquanto inaccettabile sotto l’aspetto economico perché la realizzazione di un sottopasso farebbe lievitare il costo a circa 2 milioni di euro. se non di  più –spiega il consigliere Giuliano Beltrame- se la ciclabile Valliera/Adria dovesse essere realizzata a Sud della ferrovia ci troveremmo con un’altra opera inutile perché andrebbe a servire solo una piccola parte dei possibili utilizzatori. 

 

Seguendo il nostro progetto, il bacino di potenziali utilizzatori si va ad allargare in quanto si vanno a servire tutti gli abitanti delle vie adiacenti e cioè Strada Cavedon e Località San Pietro Basso che, altrimenti, si troverebbero nella condizione di partenza”.   “È un’opera che darà a molte persone la possibilità di spostarsi in bici in sicurezza e questo significa anche  sostenibilità, in quanto si creano le condizioni per ridurre l’utilizzo dell’automobile. –sottolinea il consigliere Comunale Enrico Bonato- Nelle campagne elettorali tutti hanno sempre promesso ai cittadini di Valliera il massimo impegno per realizzare opere volte a risolvere il problema annoso della sicurezza stradale. Noi siamo stati di parola e credo che questo costituisca un messaggio importante non solo per Valliera, ma anche per le altre frazioni, perché è evidente, visto le recenti dichiarazioni dell’opposizione, che nessun altro avrebbe avuto il coraggio di fare un investimento così importante per  un paese”.

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