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Le Mamme no PFAS NON SI ARRENDONO.

VENETO-Le Mamme no PFAS e ISDE (Medici per l’ambiente) hanno tenuto una conferenza stampa oggi a Lonigo, ribadendo la necessità di studi epidemiologici riguardo all’impatto della contaminazione da PFAS sulla popolazione veneta. Si richiedono studi per valutare l’incidenza delle patologie PFAS e la correlazione con i livelli ematici di queste sostanze, oltre alla mortalità per cause principali come tumori e malattie cardiovascolari.
La mancanza di tali studi, nonostante la richiesta avanzata precedentemente dalla Regione Veneto, rappresenta un ostacolo al progresso scientifico e impedisce di individuare le responsabilità degli inquinatori. Di conseguenza, i medici ISDE e le Mamme no PFAS hanno intrapreso uno studio epidemiologico sulla fertilità maschile nella zona rossa del Veneto, coinvolgendo 850 partecipanti.
Le Mamme no PFAS chiederanno a settembre l’accesso a tutte le informazioni sulla contaminazione alla Regione Veneto, sottolineando l’importanza della trasparenza dei dati per la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo dello studio “PFAS: salute riproduttiva maschile” è di arrivare a 1000 partecipanti, e alcuni Comuni hanno già superato le soglie minime di arruolamento. L’analisi è gratuita per i partecipanti, ma lo studio complessivo ha un costo di circa 150.000 euro, finanziato da ISDE e donazioni private, con alcune Amministrazioni comunali che hanno offerto supporto economico.
ISDE ringrazia le Mamme no PFAS e le Amministrazioni comunali che hanno partecipato attivamente allo studio e invita chiunque sia interessato a informarsi o contribuire a visitare il sito www.isde.it/pfas/.

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