Politica

Il Piano regionale dei trasporti è un’occasione importante per disegnare il Polesine di domani.

Azzalin (PD)-“Il Piano dei trasporti è un’opportunità da sfruttare al meglio. Non solo per rispondere alle esigenze quotidiane dei cittadini, ma anche dal punto di vista turistico e dello sviluppo economico.

Il completamento del sistema infrastrutturale su acqua, ferro e gomma e la sua interconnessione è fondamentale per il Polesine del domani. Mi auguro perciò che amministratori locali e portatori d’interesse presentino osservazioni e proposte, in modo da approvare in autunno un documento che sia largamente condiviso. È necessario indicare priorità precise per ottenere poi finanziamenti adeguati”. Così il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin intervenendo oggi a Palazzo Celio dove l’assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti ha illustrato il ‘Piano regionale di trasporti 2030 – Mobilità sostenibile per un Veneto connesso e competitivo’. 

Azzalin ha rivendicato il ruolo dei dem nella ‘partenza’ dell’intero percorso: “Grazie a un emendamento dell’opposizione in sede di bilancio, fatto proprio dalla Giunta Zaia, sono stati stanziati 300mila euro ed è finalmente partito questo lavoro, atteso da fin troppo tempo. Dobbiamo connettere il Polesine rispetto ai poli dello sviluppo regionale e il Veneto con i grandi nodi strategici internazionali. Uno sviluppo del territorio che vada di pari passo con la sostenibilità ambientale, tanto che il Piano è soggetto a Vas (Valutazione ambientale strategica). Per quanto riguarda le vie navigabili occorre rilanciare e completare l’Idrovia padano-veneta e dell’intero sistema della navigazione interna, approfittando del suo inserimento all’interno del Corridoio europeo. Passando invece alle ferrovie, c’è il nodo della Verona-Rovigo-Chioggia, gestita dalla Regione tramite Sistemi Territoriali, che è una delle peggiori linee nazionali. Finalmente dopo anni di proteste e mobilitazioni qualcosa inizia a muoversi e questa tratta è stata inserita fra le priorità dalla Giunta. Ma per vincere la partita il territorio non deve restare a guardare, bensì essere parte attiva”.

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