Loreo

Un Ponte di Dialogo tra Culture e Religioni-Azione Cattolica alla Fiera di San Michele.

LOREO-(RO)-Il Gruppo Adulti Azione Cattolica dell’Unità Pastorale di  Loreo, Tornova, Cavanella Po e Mazzorno Sinistro ha mantenuto la promessa ed ha ripreso  nel mese di settembre il dialogo da tempo iniziato sull’attualissimo tema dell’integrazione.

Nel corso del primo incontro proposto al pubblico si era ripromesso di dare un ulteriore approfondimento. Ottima quindi  l’occasione della 799.ma edizione della Fiera di San Michele Arcangelo di Loreo in collaborazione con la Pro Loco che ha permesso  di inserire nel programma anche l’incontro pubblico “Il segno degli angeli, un ponte nel dialogo tra uomini e religioni”.

Il palco del Centro Sociale di Loreo, grazie alla collaborazione con la Parrocchia di Loreo e con il circolo Noi, ha ospitato l’interessante serata introdotta da Luisella Siviero, presidente dell’Azione Cattolica di Loreo che ha riassunto il percorso fatto dal gruppo locale ed ha illustrato il significato della serata. Un pubblico numeroso ed eterogeneo ha accolto l’inizio del lavori affidati all’avv. Michele Panajotti, che ha dialogato con due ospiti d’eccezione quali l’Imam Kamel Layachi della comunità islamica del Veneto e Don Gianluca Padovan delegato per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso della diocesi di Vicenza. L’avv. Panajotti ha iniziato il dialogo proponendo l’analisi della figura dell’Arcangelo San Michele,tutore e garante, che entra nella tradizione oltre che nelle scritture ed oggi è custode della Speranza. Sul tema introdotto l’Iman Layachi ha spiegato quanto la figura degli angeli sia presente ed importante anche nel Corano citando varie parti dove si parla degli angeli. “Credere negli angeli è uno dei sei principi della fede musulmana-ha sottolineato l’Iman- e chi è nemico degli angeli è nemico di Dio e Michele è angelo della Provvidenza e della Vita.

Sul tema è seguito l’intervento di Don Gianluca Padovan che ha cercato di delineare quanto la Verità sia importante nel contesto multiculturale. “Facendo Verità si possono scoprire piste interessanti- ha detto Don Padovan- i luoghi comuni rischiano di deviare la Verità e rendere difficile la strada per l’integrazione”. Su questo l’Imam Layachi ha aggiunto quanto sia importante imparare la lingua ed il linguaggio del luogo in cui ci si trova, quanto sia  importante  entrare nella cultura dell’altro. Un percorso non facile che non tutti i musulmani sono riusciti a percorrere provenendo da origini diverse. L’incontro vero non è mai rinunciatario e mai militante, serve sempre partecipare e cercare l’incontro. Don Padovan ha aggiunto che l’amore verso Dio e verso il prossimo deve farci riconoscere le diverse identità che possono convivere nello stesso sogno di superare l’egoismo per costruire una comunità aperta verso il mondo.Nella parte finale sono state affrontate le differenze tra Bibbia e Corano e gli insegnamenti che bisogna trarne. Le conclusioni della serata hanno evidenziato quanto l’integrazione debba seguire la strada del riconoscimento e del rispetto.

L’attenzione, ha aggiunto l’Imam, è quella di puntare ai giovani, prevenendo le cadute nella violenza anche all’interno delle famiglie. In molti stanno lavorando su questo per costruire responsabilmente l’integrazione.Applauditissime le conclusioni da parte di tutto il pubblico presente. Fra il pubblico anche il sindaco di Loreo Moreno Gasparini, che è intervenuto per auspicare che queste iniziative di crescita e di costruzione abbiano a ripetersi. Presenti in sala  anche il Vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin e l’arciprete di Loreo Don Angelo Vianello. La serata si è conclusa con uno speciale momento di festa: tutti i partecipanti si sono portati nei locali del circolo Noi dove alcune signore marocchine, egiziane ed italiane hanno proposto un magnifico tavolo ricco di prelibatezze dolci e salate accompagnate dal tradizionale the, che ha riscosso particolare gradimento fra tutti i partecipanti. Ancora una nota costruttiva quindi per il locale gruppo di Azione Cattolica, che nel corso dell’anno si ritrova per pregare e discutere di temi d’attualità cercando sempre di proporre un dibattito costruttivo che coinvolga poi tutta la comunità. Il gruppo, naturalmente, è sempre aperto a quanti desiderano partecipare.  Andrea Bellato

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