Servizio elettrico: meno servizi e più costi.
I punti Enel nel territorio non serviranno più i clienti di Servizio Elettrico Nazionale, ed intanto i costi di gas e luce aumentano.
Punti Enel – off limits per 20 milioni di utenze:
La notizia in questi giorni è passata in sordina, anche se riguarda una bacino di utenza di circa 20 milioni di utenze. Gli utenti di Servizio Elettrico Nazionale, ovvero il “vecchio” servizio di tutela un tempo firmato Enel, dal 25 settembre appena trascorso non potranno più contare sui vari punti Enel nel territorio nazionale, che rimarranno a servizio solo degli utenti che sono già passati al mercato libero con Enel Energia.
Per questi utenti, infatti, le conseguenze sono piuttosto pesanti: Ottenere l’assistenza di un operatore per qualsiasi operazione legata alla propria fornitura sarà quindi più difficile.
Chiunque, infatti, abbia bisogno di parlare con un operatore per risolvere un problema nella propria fornitura di energia, o anche per operazioni come la voltura, non potrà più recarsi nei punti Enel, ma dovrà necessariamente affidarsi al call center al numero 800900800 o attraverso il sito internet di Servizio Elettrico Nazionale.
Questo cambiamento avviene in quanto Enel sta concentrando tutte le energie su Enel Energia per il mercato libero, nell’ottica della scomparsa del servizio di maggior tutela fornito da Servizio Elettrico Nazionale previsto per il primo gennaio 2020, quando tutte le utenze dovranno essere servite da operatori del mercato libero dell’energia.
Tariffe in aumento: è stangata!
Un’altra notizia, che però in questo caso è stata ripresa da tutti i tg e dai giornali, è che il terzo trimestre del 2018 ci riserva brutte sorprese non solo per l’assistenza, ma anche per il portafogli. L’authority per l’energia ha infatti rilasciato le tariffe in vigore dal primo ottobre, che prevedono consistenti rialzi del prezzo di luce e gas per chi è nei servizi di tutela.
L’energia elettrica infatti aumenta del 7,6% ed il gas del 6,1%, spinti dall’aumento dei costi di materie prime, dell’aumento dei costi dei permessi di emissione di CO2, e dello stop dei reattori nucleari in Francia. I rincari porteranno mediamente le famiglie italiane a spendere circa 100 euro in più all’anno rispetto alle tariffe del terzo trimestre, che a loro volta avevano già visto consistenti aumenti. E nulla vieta che anche il primo trimestre del 2019 veda nuovi aumenti.
Come correre ai ripari:
Se per parlare fisicamente con un operatore dovremo per forza passare al mercato libero, contrastare i rincari in qualche modo è possibile, con l’applicazione di buoni comportamenti e con piccoli accorgimenti atti a migliorare l’efficienza energetica delle nostre case. Può sembrare banale, ma la sostituzione delle lampadine più usate di casa con le più moderne lampade a led classe A++ ne riduce del 90% il consumo rispetto ad una ad incandescenza, ma del 50% rispetto ad una già moderna lampada a risparmio energetico. Anche staccare tutti gli apparecchi elettrici non utilizzati (ad esempio i caricabatterie dei cellulari, il router ed i televisori di notte, ecc), può portare diversi euro risparmiati a fine anno. Per quanto riguarda poi il riscaldamento, accontentarsi di un grado in meno in casa nel periodo invernale e migliorare l’isolamento di porte e finestre con guarnizioni nuove porta a decisi risparmi in bolletta.
Poi ci possono essere anche investimenti per l’efficientamento energetico: una nuova caldaia a condensazione porta a risparmi di gas del 30%, e con una detrazione fiscale del 50% si ripaga in 2 anni. Più complesso il discorso dei pannelli fotovoltaici, che si ripagano in circa 6/7 anni ma portano fino a 25 anni di vita utile, con un bilancio positivo di diverse migliaia di euro nel corso del tempo.
E anticipare il passaggio al mercato libero?
Alla luce di tutto questo, può essere una buona idea prendere in seria considerazione l’idea di un passaggio al mercato libero senza attendere che questo passaggio ci venga imposto nel 2020. Molti operatori infatti propongono una garanzia di tariffa bloccata, mettendoci di fatto al riparo da possibili rincari, e vedrete ci saranno, per un periodo di 12 o 24 mesi. Oltre a metterci al riparo da eventuali problemi nel 2020 quando Servizio Elettrico Nazionale sparirà.
Segnalo inoltre che chi gradisce continuare ad essere servito da Enel anche nel mercato libero può portare la propria utenza in Enel Energia in qualsiasi momento, con un semplice contratto e senza alcun costo. Ma solo chi lo fa entro il 15 ottobre blocca la tariffa pre-aumenti per 12 mesi evitando i rincari di ottobre. Ed il contratto si può fare anche nei negozi partner autorizzati, portando una vecchia bolletta. Il più vicino è il negozio partner Enel per il mercato libero ed EnelX per efficientamento energetico Expert City di Adria, in via Badini 13.
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