Polesinesanità

NELL’ULSS 5 POLESANA, SOSPENSIONE DEL PERSONALE NON VACCINATO? NEL PUBBLICO E NEL PRIVATO?

POLESINE-Viste le notizie apparse sulla stampa locale in questi giorni, appare del tutto motivato sapere se la D.ssa Patrizia Simionato,  Direttrice Generale dell’ULSS 5 Polesana, abbia sicuramente già chiesto  e ricevuto tutti i dati relativi ai non vaccinati che lavorano nei centri medici, case di riposo – RSA e altre strutture socioassistenziali anche per malati psichiatrici, ambulatori e cliniche private polesani. 

In questa quasi certa situazione, può allora dirci, nel caso di non vaccinati in nessuna, alcune o tutte le strutture sanitarie private, quante sospensioni sono ivi previste e quante di queste sono già state attivate? Perchè altrimenti sospendere solo nelle strutture sanitarie pubbliche, oltre che essere fortemente discutibile (non esistono già altre possibilità per controllare la non positività dei lavoratori non vaccinati, per farli lavorare se necessario anche in zona COVID?), senza analogo provvedimento di sospensione dei non vaccinati nelle strutture private, questo  potrebbe voler dire, oltre che un ulteriore allungamento delle liste d’attesa nel “servizio pubblico” per tante persone sofferenti, anche un conseguente, ulteriore, forte aumento del fatturato e degli incassi dei centri privati. Non credo che questa sia l’intenzione della Direttrice dell’ULSS 5, di Zaia, della Lega e soci….e per questo aspettiamo un gentile e rapido chiarimento in merito. Se possibile poi, sarebbe interessante conoscere anche perché gli ospedali COVID, come in Polesine lo è stato il San Luca di Trecenta e in parte anche quello di Adria, sono quasi solo ospedali pubblici e non quelli privati. Brusco Guglielmo – Rifondazione Comunista Polesana.

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