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PORTO VIRO-Minoranza compatta boccia la proposta “tassa di soggiorno”.

“I consiglieri comunali di minoranza intervengono in merito ad alcune proposte programmatiche relative al turismo, recentemente presentate dall’assessore Valeria Mantovan. Partendo proprio dal bilancio da lei stilato relativo alle azioni compiute nell’anno appena trascorso, la Mantovan sostiene che per l’anno nuovo ha intenzione di portare a termine quanto ha iniziato nel 2018; ciò sottintende il procrastinare di un altro anno il nulla ad oggi compiuto.

In questi 2 anni di amministrazione abbiamo assistito a grandi proclami ed annunci che si sono spesso dissolti nel nulla; vogliamo ad esempio ricordare lo spot promozionale che la vedeva protagonista in “Borghi d’Italia” nella trasmissione Uno Mattina (andato in onda qualche tempo fa sulla RAI); qual è stato effettivamente il ritorno per il nostro territorio, conseguente a questa iniziativa? Non spendere invece una parola a favore dell’Ente Parco, in chiave di proposte e adesioni a progetti utili ed efficaci per la promozione del territorio, questo vuol dire vivere fuori dalla realtà. Dopo un lungo periodo di letargo infatti, i due parchi hanno avviato, a seguito del riconoscimento da parte dell’UNESCO di Riserva della Biosfera, l’iter per ottenere “la carta europea per il turismo sostenibile”, un prestigioso riconoscimento internazionale. Prendiamo atto che l’assessore abbia ad oggi preferito ignorare ciò, ma di fronte alla sua inefficacia propositiva e realizzativa, le consigliamo fortemente di rivedere la sua programmazione. Tra le nuove azioni in programma invece, ne balza agli occhi una in particolare e non certamente per la sua efficacia: l’introduzione della tassa di soggiorno. Personalmente riteniamo essere la più controproducente tra le azioni possibili in chiave di promozione turistica da compiere per un territorio come quello di Porto Viro.

La tassa di soggiorno trova giustificazione laddove si è in presenza di un’offerta turistica sufficientemente strutturata, e Porto Viro, pur beneficiando di un contesto naturalistico di tutto rispetto, non è ancora del tutto “attrezzata” per poter pretendere dai suoi visitatori un costo di soggiorno maggiorato dall’incidenza del tributo che l’assessore vuole introdurre. Se la Mantovan intende concentrare la sua attività sulla promozione, come sarebbe auspicabile, riteniamo più utile annunciare che continueremo a non applicare la tassa di soggiorno! Prima strutturiamo il territorio, anche in modo sinergico con gli operatori con servizi adeguati, attrezzature, eventi, e dopo, forse, possiamo parlare di tassa di soggiorno. Concludendo, saremmo curiosi di sapere cosa pensano gli operatori turistici di questa sua iniziativa.” Silvia Gennari, Thomas Giacon, Geremia Gennari, Ivano Vianello, Alessia Tessarin

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