Polizia di StatoRovigo

TENTA DI TRUFFARE ALCUNI ANZIANI A ROVIGO: ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO. IMPEDITA L’APPROPRIAZIONE DI VALORI PER OLTRE SEIMILA EURO.

ROVIGO-La specifica attività informativa posta in essere dalla Polizia di Stato per prevenire le truffe agli anziani ha dato i suoi primi risultati.

Nel pomeriggio del 23.12.2024, personale di questa Squadra Mobile, durante lo svolgimento di mirati servizi di prevenzione e contrasto ai reati predatori, traeva in arresto un giovane nella flagranza dei reati di tentata estorsione aggravata in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, nell’ambito di tre episodi tutti diretti nei confronti di vittime anziane o comunque vulnerabili. Al positivo risultato di Polizia Giudiziaria, oltre che al tempestivo intervento di personale di questa Squadra Mobile, si è giunti grazie anche alla campagna di sensibilizzazione che da qualche tempo si sta promuovendo in questa provincia e che ha indotto una coppia di anziani coniugi a non cadere nella trappola degli abili malviventi i quali, accreditandosi quali Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, con un abile stratagemma, stavano cercando di estorcere ai medesimi una consistente somma di denaro e gioielli mediante la prospettazione delle infauste conseguenze nelle quali il figlio sarebbe incappato a causa di un gravissimo sinistro stradale dallo stesso provocato, anche se di fatto mai verificatosi.

 

I due anziani, infatti, prima di aderire cecamente alle consistenti richieste economiche avanzate dai malfattori, seguendo le indicazioni che si stanno promuovendo, hanno interpellato la linea di emergenza “113” comunicando quanto stava accadendo. L’immediata risposta fornita dagli operatori di questa Questura con Pallertamento di alcuni equipaggi della Squadra Volante e della Squadra Mobile, consentiva di individuare un giovane, non ancora maggiorenne, giunto in città in treno, che in ragione del fare sospetto con il quale si atteggiava, veniva sin da subito attenzionato da personale della Squadra Mobile rodigina che ne seguiva gli spostamenti. L’evolversi dell’attività investigativa, consentiva di bloccare il predetto mentre, a bordo di un taxi, stava raggiungendo l’abitazione di una seconda vittima predestinata ovvero un’anziana donna, sola, il cui indirizzo gli era stato fornito, tramite un messaggio, dagli ignoti complici che nel frattempo l’avevano contattata telefonicamente inducendola, con il medesimo stratagemma, a predisporre tutto il denaro e i gioielli di cui disponeva e che avrebbe dovuto consegnare ad un fantomatico Giudice che l’avrebbe raggiunta al suo indirizzo ovvero il giovane nel frattempo già bloccato dai Poliziotti.

Da quel momento iniziava l’attività di ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori che raccoglievano le dichiarazioni delle vittime. Scoprendo che, nel frattempo, vi era stato un ulteriore tentativo di porre in essere reati della medesima fattispecie da parte del medesimo sodalizio criminoso ai danni di un’altra coppia di anziani anche in questo caso non portata a termine grazie all’individuazione e all’arresto del predetto giovane. Il giovane tratto in arresto è stato quindi messo a disposizione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia che ha richiesto la convalida dell’arresto nonché la misura cautelare. L’arresto è stato convalidato con applicazione nei confronti dell’indagato della misura cautelare della permanenza in casa.

L’attività posta in essere dalla Squadra Mobile rodigina s’inserisce nel complesso delle iniziative della Polizia di Stato in provincia, finalizzate alla repressione ma anche alla prevenzione di un fenomeno grave e ampiamente diffuso come quello delle truffe perpetrate nei confronti di soggetti deboli o anziani. A tal proposito, come ricordato anche in recenti incontri organizzati proprio su questa tematica, l’invito è a prestare sempre la massima attenzione alle telefonate o alle visite ricevute da sconosciuti, soprattutto nel caso si qualifichino come appartenenti alle forze di Polizia, personale sanitario o tecnici di luce, acqua e gas, chiedendo denaro o altri valori per qualsiasi motivo. Molto importante in queste situazioni è non permettere a nessuno di entrare nelle proprie case e rivolgersi ai numeri di emergenza 112 o 113 raccontando quanto sta accadendo. “E un risultato importante che ha permesso di evitare questo odioso reato con la collaborazione attiva dei cittadini attenti.” Questa la soddisfazione del Questore Vomiero.

 

 

 

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