Per la protezione di chi ci cura e assiste: una sinergia interistituzionale a Rovigo.
ROVIGO-Prefettura, Azienda Ulss 5, Forze dell’Ordine provinciali: siglato protocollo a tutela degli operatori sanitari.
Sinergia, collaborazione, attenzione, protezione e un sistema inter – istituzionale di informazione capillare attorno agli operatori sanitari. Sono queste le parole fondanti del Protocollo siglato oggi, martedì 10 settembre, tra l’Azienda Ulss 5, le forze dell’Ordine, e la Prefettura. Un momento che ha unito fermezza, sensibilità e giustizia per affrontare un fenomeno – quello delle aggressioni ai sanitari – che la cronaca racconta essere in crescita e difficile da arginare. “Nei primi 8 mesi del 2024, abbiamo già rilevato ben 47 segnalazioni, di cui 8 classificate come infortuni Inail – spiega il Direttore Generale Pietro Girardi – e, comunque, dal 2019 al 2024 gli infortuni Inail per aggressione, sono stati 49. Maggiormente colpiti sono i servizi di emergenza, il pronto Soccorso, la guardia medica. Tra le professioni, gli infermieri sono tra i professionisti più tormentati da episodi anche brutali. Con la sottoscrizione di questo fondamentale documento, la Direzione metterà in campo il potenziamento di strumenti per la video sorveglianza, tele-allarme, e maggiore attività ispettiva nei punti sensibili”.
“I dati riportati sono relativi esclusivamente alle aggressioni fisiche nei confronti degli operatori. A questi eventi vanno aggiunti tutte le forme di aggressione verbale e psicologica che avvengono in ambito ospedaliero che territoriale. L’Azienda dal 2023 ha avviato una campagna di formazione specifica a cui hanno già partecipato circa 420 operatori, che continua nel 2024 ed è destinata a proseguire nei prossimi anni proprio per raggiungere tutti gli operatori sanitari e dell’ambito sociale – ha spiegato Il Direttore Sanitario Carla Destro – da quest’anno viene applicato un nuovo protocollo di valutazione del rischio, collegato a una piattaforma regionale per la raccolta minuziosa dei dati ”. Alla firma erano presenti i vertici delle Forze dell’Ordine Provinciali: “L’ospedale di Rovigo è sede di posto di Polizia, il monitoraggio è puntuale – spiega il Questore Giovanni Battista Scali – pensiamo di attivare una postazione anche all’Ospedale di Adria e turnare con maggiore incisività i pattugliamenti nei siti più a rischi. Nel suo intervento, il Comandante dei Carabinieri Edoardo Campora ha aggiunto: “In egual misura l’Arma dei Carabinieri sta collaborando attentamente alla rilevazione e prevenzione di situazioni di conflitto che possono sorgere attorno e nei pressi delle strutture, in cui siamo spesso presenti”. “Inoltre è importante diffondere la cultura della sicurezza tra i cittadini, tra coloro che sono i primi a osservare e poter fermare comportamenti lesivi sui sanitari” ha specificato il Comandante Provinciale della Finanza Antonio Morelli.
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