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Villanova del Ghebbo-Serata incantevole con applauditissimo concerto nella chiesa di S. Michele Arcangelo.

XIV rassegna “Antichi Organi del Polesine”Magia del “Trio Sophia” a Villanova del Ghebbo

 

Non ha tradito le attese a Villanova del Ghebbo il quinto appuntamento della rassegna “Antichi Organi del Polesine”, giunta alla quattordicesima edizione. Fortemente voluto dal sindaco Gilberto Desiati, l’evento ha inteso dare avvio a una campagna di sensibilizzazione finalizzata al restauro del grande organo custodito nella locale chiesa parrocchiale. La manifestazione, organizzata dall’associazione “Asolo Musica”, è stata realizzata grazie al finanziamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto, della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Villanova del Ghebbo, Adria, Costa di Rovigo, Lendinara, Porto Tolle, Rovigo, con il sostegno economico di RovigoBanca. L’organo conservato a Villanova del Ghebbo è per dimensioni uno dei più grandi della provincia di Rovigo. Costruito dalla ditta padovana “Domenico Malvestio e figlio” nel 1911, lo storico strumento fu oggetto – nel periodo compreso tra gli anni ‘40 e ’50 – di un intervento di ampliamento ad opera della ditta “Ruffatti” che aggiunse una terza tastiera e un secondo corpo d’organo nell’abside della chiesa, pur conservando all’interno molti registri dello strumento originale. Giovedì 22 dicembre la chiesa di San Michele Arcangelo ha ospitato l’esibizione del “Trio Sophia”, una nota formazione veronese considerata punto di riferimento nel panorama internazionale organistico. Come è stato più volte evidenziato in apertura di serata, nel corso degli indirizzi di saluto, lo storico organo romantico italiano custodito a Villanova del Ghebbo è attualmente mal funzionante e inattivo. Ciò ha indotto sia il sindaco Gilberto Desiati, a nome dell’amministrazione comunale, sia il nuovo parroco don Andrea Lovato a lanciare un accorato appello affinché si giunga a un tempestivo intervento di ripristino del prezioso strumento, considerato di inestimabile valore dall’intera comunità villanovese. L’iniziativa ha già incontrato il favore di alcuni operatori del settore calzaturiero villanovese, che per l’occasione hanno prodotto alcuni “pezzi unici” decorati a mano che sono stati indossati dagli artisti protagonisti della serata. Scarpe da uomo prodotte con marchio “Antonio Chioggio” dal Calzaturificio Redmond di Villanova del Ghebbo e calzature femminili “La Baccarina” prodotte dalla ditta Baccaro Group di Valdentro (Lendinara). «Questo concerto – ha dichiarato il sindaco Desiati – è un’occasione per testimoniare la volontà dell’Amministrazione di preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale e di attirare l’attenzione sulla presenza nel nostro territorio di “alte” espressioni di artigianato artistico, capaci di creare e rappresentare nel tempo la bellezza e la creatività». Un impegno sinergico condiviso da RovigoBanca che, come ha sottolineato il consigliere Ferdinando Pezzuolo, «da diversi anni sostiene la rassegna “Antichi Organi del Polesine” perché, attraverso l’esibizione di artisti di rilievo e la proposta di buona musica, riesce a dare voce a questi pregiati strumenti altrimenti condannati al silenzio, spingendoci a riscoprire e a valorizzare un’importante patrimonio nascosto all’interno delle nostre chiese».

Il trio, composto dal soprano Alessandra  De  Negri, accompagnata all’organo da Marco Vincenzi e alla tromba di Lilian  Stoimenov, ha proposto al numeroso pubblico presente brani tratti dal repertorio natalizio. Nell’occasione il concerto è stato eseguito all’organo positivo costruito in legno dall’organaro polesano Nicola Ferroni nel 2012. A far da eco ai suoni suggestivi ed evocativi dell’organo, una splendida tromba ed una melodiosa voce in un programma di musiche a tema prettamente natalizio. Offerti un misto di brani composti per questo tipo di formazione quali ad esempio la cantata 51 di J.S. Bach “Jauchzet Gott in allen Landen”, “Let the bright seraphim”di G.F. Haendel tratto dall’oratorio sacro “Samson” e ancora “Combatta un gentil cor” di A. Vivaldi tratto dall’opera “Tito manlio”. Eseguiti anche brani per i sigoli strumenti: dall’incipit del preludio del celebre “Te Deum” di M. A. Charpentier per tromba e organo, all’offertorio “Illumina oculos meos” di G. Giordani per soprano e organo di rara esecuzione. L’organista Marco Vincenzi ha brillantemente eseguito, tra gli altri, una “Pastorale” di un Anonimo del XVIII secolo il cui manoscritto è stato da lui stesso reperito nell’archivio del duomo di S. Lorenzo di Pescantina. Inoltre, nell’immediato approssimarsi della ricorrenza del Santo Natale, sono stati proposti alcuni celebri brani consoni al momento, riadattati per la formazione del trio e pensati per contagiare tutti i presenti con la magica atmosfera del Natale. L’equilibrio tra la voce e i due strumenti, organo e tromba, si è rivelato molto suggestivo. Molto apprezzati gli esecutori, in particolare il suono naturalissimo della tromba suonata con precisione e suoni particolarmente belli e caldi. L’esibizione del “Trio Sophia” è risultata coinvolgente e premiata dall’ascolto attento e dagli applausi continui di un pubblico interessato e coinvolto. Vivissimi i consensi e un bis lungamente applaudito da un pubblico entusiasta che, nonostante la nebbia persistente, non ha voluto perdere l’appuntamento con una manifestazione che ormai si è imposta all’attenzione della per qualità artistica, scelta dei programmi e carisma degli interpreti.

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