RovigoSpettacoli ed eventi

TRA VILLE E GIARDINI – APERTURA A TUTTO ROCK COI MARLENE KUNTZ.

ROVIGO – Potenza a tutto watt, pubblico in piedi come negli stadi, occhi estasiati dei 400 spettatori in eufonia con chitarre e tastiere dei Marlene Kuntz. Si è aperta così, ieri sera (14 luglio) al Censer di Rovigo, la 23ma edizione di Tra ville e giardini 2022-itinerario di musica, teatro e danza nelle ville e nelle corti del Polesine, ormai una manifestazione cult, che precorre le novità musicali e le tematiche socio-culturali, presentando in cartellone proposte artistiche di grande attualità. Col summer tour “Karma clima experience” della rock band cuneese, la rassegna ha centrato l’argomento della sensibilità ai territori e alla sostenibilità, su cui i Marlene Kuntz hanno riflettuto al via di questa tournée e intorno alle cui tematiche hanno composto il nuovo album “Karma clima”, in uscita il 3 settembre 2022.

Come in tutte le inaugurazioni, i saluti introduttivi istituzionali hanno fatto da battistrada allo spirito con cui Provincia di Rovigo, Regione del Veneto, Fondazione Cariparo, i Comuni polesani e l’organizzazione tecnica dell’Ente Rovigo Festival, che esprime il direttore artistico Claudio Ronda, hanno messo in campo volontà, finanziamenti ed energie per allestire la mastodontica macchina da spettacolo di Tra ville e giardini. Per il Comune capoluogo, ospite di questo concerto d’apertura, l’assessore alla Pianificazione e sviluppo territoriale, Luisa Cattozzo, ha espresso gratitudine per la scelta di Rovigo proprio per la somiglianza concettuale con i borghi, ove i Marlene Kuntz hanno partecipato alla riqualificazione ambientale con la musica: per le caratteristiche di piccola città dove si può ancora pensare di creare una dimensione sostenibile di vita. I saluti dei vertici della Regione Veneto sono stati affidati alla consigliera regionale Laura Cestari che ha ricordato: “Affrontiamo un periodo molto complicato, non ultima la siccità che sta colpendo anche il nostro Polesine, le campagne ed i pescatori – ha detto. – Ma c’è sete anche di cultura e Tra ville e giardini è una di quelle rassegne solide che riesce a dissetarci in momenti tanto complicati”. Enrico Ferrarese, alla sua prima edizione di Tra ville e giardini da presidente della Provincia, l’ente promotore e catalizzatore energetico, di tutta l’organizzazione, ha affermato: “Nonostante l’esautoramento delle deleghe alla cultura la nostra Provincia sta cercando di essere il collettore dei bisogni e delle sensibilità di tutte le nostre comunità, andando oltre le proprie competenze e le attribuzioni, perché il nostro territorio che è composto di piccole realtà, ricche di peculiarità, ha solo bisogno di essere coordinato. Tante volte mancano gli strumenti, – ha ricordato il presidente – ma c’è fermento su questo punto nell’assemblea delle Province e ormai si è capito che c’è bisogno di enti che lavorano sul territorio perché ne captano meglio le esigenze. Tra Ville e giardini è uno splendido esempio di quanto efficace e funzionale possa diventare un territorio ben coordinato che fa squadra. Una sinergia fantastica da replicare in altri contesti. E grazie a Regione e Fondazione Cariparo che hanno investito con convinzione, perché hanno capito che il Polesine ha enormi potenzialità”. Applauditissimo e ringraziato, il direttore artistico Claudio Ronda, ha ricordato che: “Con i nostri eventi, vogliamo sollecitare la curiosità: per i luoghi in cui si svolge lo spettacolo, ma soprattutto, per gli artisti e per quello che ci possono raccontare. Condivido i ringraziamenti con le tante persone che ogni anno collaborano con Tra ville e fanno in modo che si rinnovi l’entusiasmo per la rassegna. E ringrazio Emergency – ha detto rivolto al banchetto dei volontari di Rovigo presente nell’area concerti – perché da quasi vent’anni ci segue ed è in prima linea per aiutare gli ultimi. La scelta del gruppo di questa sera – ha concluso sintetizzando anche il pensiero degli altri intervenuti – è stata fatta perché parla di ecologia ma, non solo ne parla, ma vive questo tema urgente in prima persona. Dobbiamo cominciare a trasformare questo concetto di ecologia e sostenibilità in un comportamento. È un cambiamento culturale che dobbiamo affrontare tutti, perché è l’unico modo che abbiamo per dare ancora una possibilità al nostro pianeta.”

Il live dei Marlene Kuntz era atteso da una platea di 400 persone da ovunque provenienti. Dapprima seduti ordinati e poi, all’invito di Godano, in piedi sotto palco, armati di telefonini e tanta voglia di evasione. Novità assoluta per il salotto di Tra ville e giardini, sempre al passo coi tempi. “La fuga” è il nuovo brano top della band, l’unico edito che precede l’album di settembre: una visione e una evasione, dalle costrizioni dei ritmi della società dettati dagli algoritmi delle multinazionali digitali o dai mostri che ciascuno ha dentro. Un crescendo pazzesco di distorsioni e ringhiare di chitarre, a braccetto con un testo raffinato e intimista, carico di pathos. Con la potenza di sei subwoofer che rimbalzano il suono sullo sterno, prende un senso di oppressione accorata e scorata, che esplode nel finale. In scaletta, un regalo speciale, l’inedito “L’aria era l’anima”, presentata come una visione distopica di un mondo migliore che potrebbe realizzarsi: è un’atmosfera onirica, ossessionata dalle chitarre stridenti e da rombi elettronici siderali. Poi brani del repertorio: “Come stavamo ieri” in apertura; “A fior di pelle”, “Io e me”, “Schiele lei me”, “Nuotando nell’aria”, “Mondo cattivo”, “Il genio”; e tra le altre, l’inarrivabile capolavoro “Impressioni di settembre” (1971, Mussida, Mogol, Pagani) nella reinterpretazione dei Marlene Kuntz, che ne tirano fuori tutte le sfumature cupe della consapevolezza di speranze tradite, ricacciando indietro, la dolcezza dell’originale della Pfm. Comunque la si pensi musicalmente, attraverso i Marlene Kuntz non si passa indenni. Tra Ville e Giardini XXIII è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo.

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