Banca del Veneto Centrale

Banca del Veneto Centrale, bilancio in crescita.

VENETO-Soddisfazione per i dati di bilancio 2023 di Banca del Veneto Centrale, che si chiudono con un utile netto di 34,1 milioni, in aumento del 69% sul 2022. Il cda dell’istituto di credito ha approvato il progetto di bilancio con i dati patrimoniali ed economici da sottoporre all’assemblea dei soci del prossimo 19 maggio.

Un risultato importante, che acquista ulteriore valore se si considera l’approccio prudente che da sempre contraddistingue la Banca e che l’ha portata ad avere un tasso di copertura sul totale dei crediti deteriorati al 99%, ben al di sopra del dato medio dell’intero sistema bancario nazionale. Nel corso del 2023 è, inoltre, continuata la strategia di riposizionamento del portafoglio titoli di proprietà al fine di beneficiare dei maggiori rendimenti presenti nel mercato. Sempre nel 2023 è stato spesato l’accantonamento al fondo esodi per 10 milioni di euro a sostegno di nuove assunzioni e dell’operazione aggregativa in corso.

Il margine di interesse è aumentato di oltre il 38%, superando gli 83,8 milioni, grazie al contributo del portafoglio titoli e al rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.

Le commissioni nette hanno proseguito il trend di crescita superando i 29 milioni e sorrette dallo sviluppo del risparmio gestito, della banca assicurazione, del credito al consumo e della monetica, confermano l’efficacia del modello di business non basato solo sul margine di interesse ma sui servizi resi e sulla consulenza prestata alla clientela.

La raccolta diretta è aumentata del 5,5% rispetto al 2022, superando i 2,2 miliardi. La raccolta indiretta ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati e del forte incremento dei rendimenti dei titoli governativi. Complessivamente la raccolta indiretta ha quasi raggiunto gli 1,3 miliardi con un incremento del 13,3% rispetto a dicembre 2022

La raccolta complessiva è quindi cresciuta a 3,5 miliardi (+8,2% sul dicembre 2022), un dato che conferma la fiducia che soci e clienti ripongono in Banca del Veneto Centrale.

In un anno caratterizzato dal raffreddamento della domanda di credito, gli impieghi netti verso la clientela ammontano a 1,5 miliardi, in diminuzione dello -0,6% rispetto al 2022. Ottima la qualità dell’attivo con un NPL (non performing loan) ratio netto praticamente a zero (0,05%).

I fondi propri salgono a 234 milioni con un CET1 (common equity tier 1 ratio, ossia capitale primario su attività di rischio ponderate) pari al 23,74% (22,55% nel 2022), ben al sopra della media del sistema bancario italiano.

Volumi in crescita, indicatori sempre più positivi, attrattività eccellente e ragionato sviluppo territoriale sono la conferma della concreta efficacia delle linee strategiche adottate dalla Banca. Una realtà in continua crescita e in grado di affrontare le sfide del futuro. Oltre all’incremento degli aggregati economici e patrimoniali la Banca ha visto nel 2023 l’apertura di due nuove filiali a Padova e Cittadella. «Siamo cresciuti e continueremo a crescere – ha affermato Gaetano Marangoni, presidente dell’istituto di credito cooperativo – ma vogliamo continuare a svolgere il nostro ruolo di banca locale, per dare sostegno alle famiglie e alle imprese. Il risultato premia il lavoro dei nostri 14.500 soci e oltre 92.000 clienti e valorizza le competenze e l’impegno delle nostre 380 risorse che operano sui territori. Il risultato è il segno che i nostri modelli di servizio e di business si confermano efficaci».

Quarantotto filiali sui territori di competenza, specialisti corporate, private e retail a disposizione della clientela hanno consentito alla banca di accrescere la relazione con i propri soci e clienti, sviluppando servizi, prodotti e aumentando la loro fidelizzazione. Nel corso del 2023 Banca del Veneto Centrale ha, inoltre, posto in essere 607 interventi a favore di associazioni no profit, in ambito culturale, socio-assistenziale, sportivo e di promozione del territorio.

Da parte sua il direttore generale Claudio Bertollo ha detto che «L’utile registrato non è il fine che la Banca persegue, ma il mezzo per conseguire una corretta crescita patrimoniale e la fonte di provvista per la beneficenza e mutualità che l’istituto di credito riversa al territorio. Ora – ha proseguito Bertollo – l’obiettivo è rafforzare il posizionamento competitivo della Banca, puntando sulla rapidità e sulla customizzazione delle risposte alle crescenti esigenze della clientela come anche sulle azioni di ottimizzazione dei processi operativi, per garantire alla Banca una maggiore condizione di crescita e sviluppo».

C’è da dire che, oltre al bilancio d’esercizio 2023, all’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci, vi è anche l’annunciato progetto aggregativo che, dall’unione di Banca del Veneto Centrale con BVR Banca – Banche Venete Riunite, porterà alla nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che lo sviluppo tecnologico, l’evoluzione regolamentare e l’importanza delle tematiche Esg ci impongono. L’operazione, maturata con il coordinamento del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale, è frutto di un progetto industriale che ha individuato nelle due attuali Bcc le potenzialità per realizzare una nuova realtà bancaria con profili tecnico patrimoniali di riferimento in un’area economica strategica del Veneto.

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