AdriaScuole

Il Sindaco interviene sul caso del Polo Tecnico.

ADRIA-Sindaco Omar Barbierato-“Sono stato informato della decisione assunta dal Polo Tecnico di accorpare due classi e precisamente la 3 H e la 3 T dai genitori degli studenti interessati”-esordisce il primo cittadino della città etrusca.

“Gli stessi e ancor prima gli studenti, hanno rappresentato alle competenti istituzioni scolastiche, a tutti i livelli, una profonda preoccupazione di fronte ad una scelta che rischia di compromettere non solo la sicurezza degli studenti e del personale docente e non docente, ma anche la didattica.

La normativa attualmente vigente che contempla la possibilità di creare classi di 30 alunni è sbagliata e andrebbe cambiata,  perchè genera inevitabilmente delle criticità, accentuate  dalle prescrizioni connesse alla pandemia. Da parte di questa Amministrazione  non si è trascurata alcuna iniziativa tesa a garantire ai ragazzi di frequentare le lezioni in presenza e in sicurezza ed evitare l’accorpamento delle due classi”. Il Sindaco, infatti, si è confrontato con il Presidente della Provincia Ivan Dall’Ara e la consigliera Emanuela Beltrame   per individuare eventuali spazi ulteriori ed adeguati nel caso ci fosse questo tipo di esigenza.

“Dal confronto con i preposti Uffici Scolastici Provinciali e la Dirigenza scolastica è, tuttavia, emerso un ulteriore fattore, che allo stato renderebbe necessario l’accorpamento delle due classi ovvero la carenza di personale docente e non docente. Agli uffici scolastici infatti, spetta  la  gestione delle risorse umane e l’applicazione delle direttive ministeriali. Lo stesso Ministro  all’istruzione, nei giorni scorsi, sosteneva che in Italia le classi pollaio sono il 2% concentrate nelle realtà più critiche delle periferie urbane. Al Polo Tecnico, ad Adria, che non è periferia urbana,  ci sono diverse classi numerose, come in altre realtà scolastiche della nostra città. Questo significa, o che  Adria non rientra nei dati del ministero  o che non si riesce a tradurre  sul territorio le direttive ministeriali e a trasferire le adeguate risorse.

Di fatto, ancora una volta, le esigenze delle famiglie, dei ragazzi e il diritto alla istruzione vengono sacrificati a causa della carenza di risorse messe a disposizione della scuola. La scuola e i giovani rappresentano il futuro e il progresso dell’intera Nazione, ma questa affermazione da tutti condivisa, deve declinarsi in concrete azioni di supporto e di investimento per il mondo dell’istruzione. In quest’ottica, l’Amministrazione si confronterà con i competenti Uffici scolastici provinciali e regionali, a cui spetta l’organizzazione scolastica nel nostro territorio, e direttamente con il Ministero dell’Istruzione per individuare delle soluzioni operative non solo per la vicenda del Polo Tecnico, ma per tutte le altre  realtà scolastiche dove esistono analoghe criticità”-conclude il Sindaco-  

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici