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COLTIVAZIONE CANAPA SATIVA A SCOPI INDUSTRIALI.

Rovigo- nel corso del mese di settembre il personale dei Nuclei Carabinieri Forestale di Adria e Porto Tolle è stato impegnato, tra le altre cose, nei controlli presso alcune Aziende Agricole che, come promosso dal Reg. (CE) 1122/2009 e dalla L. 242/2016, hanno deciso di diversificare le proprie tradizionali colture cerealicole con la coltivazione della canapa sativa (Cannabis sativa L., 1753) a fini industriali.

I militari, come previsto dalla normativa, hanno proceduto ai campionamenti presso vari terreni interessati dalle colture, provvedendo poi a trasmetterli all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (I.Z.S.Ve.) di Legnaro il cui laboratorio di chimica è accreditato per effettuare le analisi sul contenuto di THC (Tetraidrocannabiniolo) delle infiorescenze delle piante.

Si precisa che la normativa settoriale, molto specifica e cavillosa, anche a seguito di numerose sentenze della Corte di Cassazione a volte tra loro di rango contrario, pone particolari limiti alla coltivazione industriale della canapa ed alla successiva commercializzazione, limitazioni che vanno dalle varietà di piante che si possono coltivare, ai margini strettissimi per quanto riguarda il contenuto di THC, alle tecniche di coltivazione, ragioni per le quali l’Autorità Giudiziaria, in caso di trasgressioni, può disporre la distruzione di tutto il raccolto. Tuttavia, gli agricoltori controllati sono apparsi in tal senso scrupolosi e di conseguenza i campioni effettuati non hanno rilevato ambigui superamenti.

Si vuole infine evidenziare che, allo scopo di evitare che coltivazioni fraudolente, magari di specie non consentite dalla Legge tese a fornire prodotti stupefacenti (cd. Marijuana), vengano realizzate sotto la “copertura” dell’attività agricola, in futuro i controlli sul campo delle coltivazioni di canapa sativa saranno sempre più serrati e distribuiti sull’intero territorio provinciale. 

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